Avrebbe subito un danno biologico pari al 18%,certificato da una perizia medico-legale, e anche il licenziamento dalla ditta nella quale lavorava poiché giudicato inidoneo alle mansioni cui era addetto. Tutto a seguito di un intervento di laminectomia effettuato all’ospedale villa Sofia-cervello di Palermo nel marzo del 2019. L’uomo di Palermo si è rivolto agli avvocati Michele Lombino e Domenico Schembri per portare avanti un’azione di risarcimento. Già al risveglio il paziente – ricostruisce il legale/ notava un intorpidimento e formicolio dell’arto interessato o meglio di tutta la gamba destra. Riferito ciò ai sanitari questi loro assicuravano dicendo che era un normale decorso post operatorio. Constatata la mancanza di miglioramenti fisici nei giorni a venire il cliente si rivolgeva ad altri sanitari i quali accertavano che le patologie che lo affliggevano non erano suscettibili di miglioramento alcuno e che in sostanza il paziente aveva perso definitivamente l’utilizzo di quasi tutto l’arto destro che è divenuto inutilizzabile dal ginocchio al piede con la cosiddetta sindrome del piede cadente. “ Avviata l’istanza di mediazione obbligatoria chiedendo il risarcimento sia del danno biologico pari al 18% sia del danno da lucro cessante per la perdita del posto di lavoro e della relativa capacità di guadagno. Lombino e Schembri hanno avanzato una richiesta di risarcimento per una somma complessiva pari a 553.000,00 €. Le parti , cioè il cliente e l’ospedale villa Sofia , sono già convocati dinanzi all’Istituto di mediazione per il prossimo mese di febbraio “e se non si dovesse raggiungere i l’accordo per il risarcimento dei danni chiesti- continua il legale- il cliente c farà causa all’ospedale villa Sofia”.
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