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Home » note ufficiali » Blocco carni italiane in Cina,Tardino: “l’ Ue faccia sentire la sua voce”

Blocco carni italiane in Cina,Tardino: “l’ Ue faccia sentire la sua voce”

8 Gennaio 2021
in note ufficiali
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“Le nostre carni, e i prodotti agroalimentari italiani in genere, sono sottoposti a rigidi controlli sanitari e rispettano standard qualitativi rigidissimi, così come ci impongono la nostra coscienza e le normative europee. Trovo assurdo, grave ed inaccettabile che la Cina, a pochi giorni, tra l’altro, dalla sigla di un importante accordo commerciale con l’Ue, blocchi l’importazione di nostri prodotti con quella che è una evidente scusa, cioè il timore che queste carni possano essere infettate dal Covid.” Lo dichiara in una nota l’europarlamentare della Lega, Annalisa Tardino, membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e della Delegazione per le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese. “Virus che è stato proprio diffuso dalla Cina in tutto il mondo-continua- colpendo in particolare il nostro paese e le sue forze produttive che, faticosamente, stanno cercando di reagire a una crisi mondiale senza precedenti. Questo blocco delle importazioni del Made in Italy rappresenta un atto irresponsabile, che lascia spazio a tanti dubbi e domande. Il sospetto è che dopo aver messo in ginocchio la nostra economia, la Cina voglia erigere una nuova grande muraglia per ostacolare l’Italia e favorire le produzioni locali, visti gli ingenti acquisti di alimenti per animali da allevamento fatti di recente dai suoi colossi. Cosa ci ha nascosto e cosa continua a nasconderci la Cina, che non permette nemmeno l’ingresso agli esperti dell’Oms nel proprio territorio, impedendo di fare le doverose indagini sulla nascita e la diffusione del virus? Tutti quesiti che porrò direttamente alla Commissione europea, tramite interrogazione, perché faccia sentire subito la sua voce su questa vicenda e si attivi per proteggere le esportazioni italiane, e non solo a parole. Stessa cosa dovrebbe fare il governo italiano, succube dei cinesi, che continua a collezionare figuracce a discapito degli italiani, invece di dedicarsi ad una netta presa di posizione”.

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