Un “cocktail” di droga e psicofarmaci assunto in quantità notevole. Questa sarebbe la causa di morte del ventunenne A.C., trovato senza vita nella sua abitazione di Ribera, lo scorso 9 novembre.
Il Gip del Tribunale di Sciacca, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Michele Marrone, ha disposto il giudizio immediato per Attilio Manisi, il 34enne, di Ribera, ritenuto lo spacciatore che ha ceduto il metadone al giovane deceduto per overdose.
Manisi è accusato di spaccio di sostanze stupefacenti, e morte di conseguenza non voluta di altro delitto. Il processo è fissato per il 12 febbraio prossimo davanti al Tribunale di Sciacca, e il legale, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco, potrà chiedere un rito alternativo.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
