Il presidente del Consiglio Conte e’ stato impegnato nella liberazione dei pescatori italiani ma comunque non si e’ ancora deciso se scegliere la strada della zona rossa nei giorni festivi e prefestivi fino al 3 gennaio oppure se applicare un’unica misura dal 24 al 6: il governo prende tempo, e’ toccato al ministro Boccia comunicare alle regioni (non era presente in video collegamento Speranza, ma il vice viceministro Sileri) che la scelta (la prima opzione al momento appare la piu’ probabile) verra’ comunicata domani. E quindi solo tra 24 ore si sapra’ se ci sara’ un ‘lockdown’ a singhiozzo o una zona rossa generalizzata. Un’indecisione che non e’ gradita ai dem che chiedono al premier di sciogliere il nodo al piu’ presto, di decidere in ogni caso in un modo o nell’altro. Ed e’ cosi’ slittata la conferenza Stato-regioni che si sarebbe dovuta tenere oggi. Il Cdm si terra’ intorno alle 18: sul tavolo un nuovo DPCM o un decreto. Il premier ha voluto aspettare anche l’incontro con Italia viva contraria a recepire alla lettera il cosiddetto ‘modello Merkel’. Non cambia in ogni caso il criterio della ‘zonizzazione’: il 28, il 29 e il 30 chi si trovera’ in regione gialla potra’ comunque muoversi. Il nuovo provvedimento dovrebbe ricalcare quello gia’ in vigore, prevedendo la ‘deroga’ appunto per i giorni delle festivita’ natalizie. Da chiarire anche l’eventualita’ di permettere comunque degli spostamenti tra piccoli comuni, la possibilita’ di andare a trovare le persone anziane e di avere due congiunti non conviventi in piu’ a tavola, anche se su questo punto l’ala rigorista e’ ferma sulle sue posizioni. Non indietreggia. Chiude di stringere ancora di piu’. Scongiurato un cambiamento di rotta gia’ in questo week end. Ma il Veneto (4.402 nuovi positivi oggi) ha giocato d’anticipo con un’ordinanza che vieta dalle 14 di spostarsi tra il 19 dicembre e il 6 gennaio. (AGI)
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