Restano accesi i toni tra maggioranza e opposizione. Mai le posizioni tra i due schieramenti sono state così marcate negli ultimi 5 anni. A scaldare gli animi sono state le nomine delle commissioni. Una scelta nel rispetto dei gruppi di minoranza ed arrivata al seguito di una serie di consultazioni e di passaggi formali secondo il presidente del consiglio comunale Giovanni Civiltà. Una scelta che lede i principi di democrazia secondo il gruppo di opposizione. Parole pesantissima a cui il gruppo di maggioranza, almeno in questa fase non ha voluto replicare. Ma a rimanere scontenti non sono stati solo i consiglieri di opposizione ma anche Claudia Alongi di Diventerà bellissima che ha abbandonato l’aula contemporaneamente al drappello di opposizione. Nel gruppo di minoranza, soddisfatti invece Mario Fontana e Pasquale Spataro. Il primo è stato inserito nella commissione “Sport turismo e spettacolo” (quella che voleva), di cui fanno parte anche Carmelo Cantone, Gerlando Piparo e Alessandro Sollano; il secondo “bilancio” insieme a Davide Cacciatore, Gerlando Gramaglia e Marco Vullo. Completate le commissioni, ora ci sarà da eleggere il presidente e iniziare i lavori. Intanto Pasquale Spataro “boccia” la proposta del presidente Giovanni Civiltà. La seconda carica istituzionale del Municipio aveva parlato della necessità di istituire un ufficio stampa per il Consiglio Comunale di Agrigento. “Occorre che l’ente, in assenza di figure interne nella sua pianta organica, si doti, reperendo risorse necessarie, con l’affidamento a professionisti esterni, di una figura che rivesta l’incarico di addetto stampa”. Aveva detto il presidente manifestando la necessità di “Affiancare all’attività dei singoli consiglieri comunali e all’ufficio di presidenza un professionista che sappia informare e comunicare sui lavori svolti dal consiglio comunale e dai suoi consiglieri”. Il consigliere Spataro, esprime la propria contrarietà rispetto all’ipotesi, di dotare l’Assise cittadina di un addetto stampa. “Appesantire ulteriormente un bilancio comunale in grande affanno, quasi già collassato, non credo sia una scelta responsabile ed oculata. Pagare prestazioni e servizi, seppur utili ma non indispensabili, con i soldi dei cittadini – osserva ancora Spataro – non è più consentito, non è più tollerabile”. La proposta di Civiltà piace molto invece al sindacato autonomo dei giornalisti SAGI. “La comunicazione dell’Ente – dichiara il segretario nazionale del sindacato Nino Randisi- è fondamentale e non può essere oggetto di improvvisazione e quindi in attesa dell’approvazione degli strumenti finanziari, si può ragionare sin da subito sulla proposta di bandire un concorso pubblico per la selezione di giornalisti disoccupati o inoccupati da almeno due anni”.
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