CANICATTI’. Il segretario del Partito democratico di Canicattì, Gaetano Vella, racconta la sua esperienza personale da contagiato “Covid” e sprona le istituzioni a migliorare i servizi legati ai nuclei familiari costretti alla quarantena. “Mi trovo chiuso a casa da giorno 8 novembre – dice – da quando per un malessere ho deciso preventivamente di isolarmi per poi scoprire dopo qualche giorno di essere positivo sia io che il resto della mia famiglia. Da lì alle ansie per le persone con cui si sono avuti contatti stretti si sono aggiunti una serie di disservizi talora umilianti”. Vella parla del percorso “Dalla mancanza di comunicazione e supporto da parte degli organi competenti si è passati alla mancanza di ritiro dei rifiuti prodotti, che con il passare dei giorni diventano sempre di più. Ed allora cerchi di produrre meno rifiuti per limitarne i volumi – aggiunge – nella speranza che qualcuno prima o poi venga a ritirarli. Nel frattempo scopri che altri amici e parenti hanno contratto il virus e vivono il tuo stesso malessere, le stesse ansie e lo stesso abbandono. Apprendi come i medici non vengano a farti il tampone perché i dispositivi di sicurezza sono terminati e nessuno li ha più riforniti per giorni, subisci ritardi nelle comunicazioni degli esiti, tutto questo mentre convivi con malesseri che non accennano mai a terminare”.
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