Il Recovery Fund, o Next generation EU come lo ha battezzato la Commissione europea, è un nuovo strumento europeo per la ripresa tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti). Appello ai sindaci della provincia. Nelle le linee guida che i Paesi membri devono seguire nell’individuare i progetti, vanno trasversalmente inseriti i temi che interessano la Sicilia e quindi il territorio siciliano, dalle infrastrutture al lavoro dei giovani e delle donne, dalla digitalizzazione alla sanità, dalle imprese all’ambiente e turismo, fino alla ricerca scientifica e alle energie rinnovabili. “Un’opportunità – dice Pullara – che non possiamo lasciarci sfuggire e la nostra provincia non può rimanere al palo. E’ li che la politica deve essere unita ed i sindaci farsi sentire, a partire dal neo sindaco di Agrigento Miccichè cui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”.
Sul tema del “Recovery Fund” Carmelo Pullara, deputato regionale e Presidente del Gruppo Popolari e Autonomisti all’Ars, tiene viva l’attenzione sul territorio della provincia di Agrigento.
“Occorre fare attenzione – ha detto Pullara – che gli investimenti vengano distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, senza penalizzare le piccole province. Viviamo già in una nazione a due velocità, non possiamo permetterci che questo si verifichi anche nella nostra regione. Per la Sicilia chiedo cosa sta facendo il governo per garantire equità negli investimenti.”
Così l’on. Carmelo Pullara, intervenendo proprio questa mattina all’Ars, nel corso della Commissione Europa ha chiesto all’assessore al vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, che tipo d’interventi e con quale omogeneità saranno fatti sul territorio siciliano.
“Domanda pertinente – ha risposto l’assessore – non possono esistere zone bianche e zone nere in Sicilia, ma dobbiamo lavorare per garantire sviluppo ed investimenti su tutto il territorio partendo dai grandi progetti in linea con le indicazioni europee. Certo, ad esempio, non si può pensare di creare gli hub portuali dove porti non esistono ma invece valorizzare e potenziare strutture esistenti, tutto questo potrà avvenire grazie agli input che arriveranno dai territori”.
Secondo Pullara – sono necessari almeno 5 interventi, per garantire sviluppo al territorio provinciale. Per il deputato agrigentino è arrivato il momento di reclamare uno scalo aeroportuale, chiudere l’anello autostradale Mazara del Vallo – Gela e potenziare o porti. Un’opportunità – dice Pullara – che non possiamo lasciarci sfuggire e la nostra provincia non può rimanere al palo. E’ lì che la politica tutta deve essere unita ed i sindaci farsi sentire, sarà importante che anche loro portino avanti.
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