PALERMO. I referenti regionali e provinciali di Confcommercio hanno scritto una lettera al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ed all’assessore alle attività produttive, Mimmo Turano per evidenziare le difficoltà del settore Moda dopo le ultime restrizioni dell’ultimo Dpcm.
Ecco il testo:
seppure l’ultimo DPCM non preveda chiusure o limitazioni per il settore Moda, di fatto sta subendo il contraccolpo di questo “lockdown ibrido” che sta, comprensibilmente, ingenerando nei cittadini un clima di sfiducia tale da far registrare un crollo verticale dei fatturati che, rispetto ai dati degli ultimi anni, si aggira intorno all’80%.
D’altra parte, al divieto dell’organizzazione di ogni possibile momento di socialità, come eventi e ricorrenze (matrimoni, cresime, comunioni, battesimi, compleanni ecc …), alla forte raccomandazione anche nei settori privati di ricorrere al lavoro agile, con l’ultimo DPCM si è sommata la sopraggiunta imposizione di chiusura delle palestre e delle piscine, e dei luoghi della cultura come cinema e teatri, ma soprattutto la chiusura anticipata imposta ai ristoranti, bar e pizzerie, realizzando nei fatti una sorta di coprifuoco. In tal modo si è registrato per le nostre aziende un immediato “lockdown degli acquisti” per il settore moda.
Siamo di fronte a uno scenario “spettrale” che si sta configurando come il colpo di grazia per le tante aziende legate a questo indotto.
Questo crollo dei consumi e quindi dei fatturati comporterà, come ulteriore conseguenza, oltre che l’insostenibilità economica di costi fissi, anche per la stagione autunno/inverno magazzini pieni di merce che nel nostro settore si svaluta fortemente nel giro di poche settimane, rispetto al valore investito, perdita che si andrà a sommare a quella già avuta per la stagione primavera/estate
appena trascorsa.
Inoltre la conferenza stampa indetta ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in cui ha anticipato le principali misure del “Decreto Ristoro”, ha ingenerato un clima di ulteriore sconforto per gli imprenditori del comparto della moda. Queste misure infatti non prevedono alcuno ristoro per un comparto che da sempre ha rappresentato l’eccellenza del Made in Italy e che oggi, al contrario, non viene tenuto in minima considerazione, escludendolo da aiuti e sostegni che se non risolutivi, di certo avrebbero potuto dare un
significativo e momentaneo supporto.
Pertanto, al fine di scongiurare una vera e propria ecatombe per il comparto moda, chiediamo ascolto e sostegno alle proposte che teniamo a sottoporLe e che riportiamo di seguito:
– Contributo a fondo perduto commisurato alla differenza dei ricavi, per il mese di ottobre e
novembre, 2019/2020 per il settore moda
– Contributo a fondo perduto del valore del canone di locazione degli esercizi commerciali
per il mese di ottobre, novembre e dicembre
F.to Alfonso Valensa Federmoda Agrigento
F.to Riccardo Galimberti Federmoda Catania
F.to Calogero Nicoletti Federmoda Caltanissetta
F.to Luisa Nasello Federmoda Enna
F.to Sebastiano Gullotta Federmoda Messina
F.to Patrizia Di Dio Federmoda Palermo
F.to Daniele Russino Federmoda Ragusa
F.to Angela Tarascio Federmoda Siracusa
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