L’ex ministro Matteo Salvini dovrà presentarsi anche davanti al Gup del Tribunale di Palermo, Lorenzo Jannelli, il 12 dicembre prossimo, e rischia di essere processato per il caso della nave “Open Arms”: nell’agosto 2019, con 107 migranti, che rimasero bloccati a bordo della nave della Ong per sei giorni.
I reati ipotizzati dal Tribunale dei Ministri di Palermo sono sequestro di persona aggravato e rifiuto di atti d’ufficio. Il 31 luglio, il Senato ha votato l’autorizzazione a procedere, nei giorni scorsi, come anticipato da Repubblica, le carte sono arrivate a Palermo.
Poi è partita la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore Geri Ferrara, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal procuratore capo Lo Voi.
Sabato 3 ottobre scorso, la Procura di Catania, diretta da Carmelo Zuccaro ha insistito per il non luogo a procedere per il caso della nave “Gregoretti”.
Per i giudici, non aver concesso in tempo il “porto sicuro” alla “Open Arms” ha determinato una “condotta illegittima, per la violazione delle convenzioni internazionali”. La situazione a bordo era ormai diventata insostenibile, le condizioni igienico sanitarie erano precarie, come attestato dalle relazioni del comandante della nave e da alcuni medici.
Fu poi un’ispezione a bordo, effettuata dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio, a sbloccare la situazione. Il magistrato dispose il sequestro dell’imbarcazione e tutti i migranti vennero sbarcati, e partì l’inchiesta.
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