Ventiquattro ore dopo la rivolta dei migranti alloggiati del centro di accoglienza quarantena di viale Cannatello, è scaturita la decisione di trasferirli in un’altra struttura. Come anticipato dal quotidiano La Sicilia, a firma di Nino Ravanà, sono risultati positivi al Coronavirus tre soggetti, i quali, nelle prossime ore verranno trasferiti a Palermo, e imbarcati sulla nave “Aurelia”. La struttura del Villaggio Mosè verrà chiusa, per ordine del prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. L’altra sera tre poliziotti del Reparto Mobile, durante i disordini, sono rimasti feriti.
“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai tre agenti rimasti feriti durante il tentativo di fuga di alcuni migranti la scorsa notte ad Agrigento – ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese -. Si tratta di aggressioni intollerabili nei riguardi di appartenenti alle Forze di polizia che, in questa difficile situazione, stanno operando con dedizione e professionalità anche sul fronte della gestione del fenomeno migratorio per garantire la sicurezza dei cittadini”.
“Il Governo deve assumersi delle precise responsabilità su ciò che sta accadendo presso i centri di prima accoglienza, teatro di violenza inaudita nei confronti dei tutori dell’ordine, costretti a confrontarsi inermi a veri e propri scenari di guerra”. Lo dice il segretario generale nazionale del sindacato M.P. Antonino Alletto.
“Siamo davvero stanchi di registrare feriti tra le forze di Polizia – continua -. Abbiamo con insistenza rappresentato a chi ha il dovere di attivarsi, la necessità di provvedimenti normativi atti a sanare dei vuoti che rendono le forze di Polizia impiegate sul fronte dell’immigrazione come delle vere e proprie statuine. Sputi, parolacce, oggetti contundenti rivolti alle forze di Polizia, che sorvegliano i centri di permanenza temporanea degli immigrati senza poter mai reagire”.
“La violenza non può trovare accoglienza nel nostro Paese, oltre ai lanci di oggetti temiamo costantemente di contrarre il Covid- 19, una situazione paradossale, che sembra non avere mai una fine, poliziotti esposti ad un doppio pericolo, un dato inaccettabile”, afferma il segretario generale nazionale Pnfd Francesco Picardi.
I segretari delle organizzazioni sindacali della Pnfd e Mp Federazione Sindacale di Polizia, sottolineano l’enorme disagio vissuto dai poliziotti impegnanti nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.
“Siamo noi che quotidianamente subiamo attacchi da parte di pseudo richiedenti asilo politico. I migranti che non vogliono integrarsi, ma semplicemente sfuggire alle regole democratiche di un paese che li vuole accogliere. Agrigento non è Beirut, la gente é pacifica e non è bello vedere scene da film da guerra nel pieno centro abitato. Auspichiamo un intervento normativo adeguato, che impedisca che tali fatti criminosi possano ripetersi”.
Foto Salvatore Pisciotto
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