Il Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha disposto il rinvio a giudizio di Carmelo Rubino, il 69enne agricoltore in pensione di Canicattì, reo confesso dell’omicidio del coetaneo e compaesano Vincenzo Sciascia Cannizzaro anche lui agricoltore, ucciso con due colpi di pistola al volto al culmine di una lite. A suo carico dispoto il sequestro conservativo dei beni.
Il delitto è avvenuto il 27 settembre dell’anno scorso nel terreno della vittima in contrada “Calici”, alla periferia canicattinese. All’imputato il Pm Paola Vetro contesta le accuse di omicidio aggravato con le aggravanti della premeditazione e dell’avere agito “per motivi abietti e futili” oltre alla detenzione di arma clandestina.
Dietro le pistolettate una serie di litigi di vicinato, riconducibili al diritto di passaggio su una strada interpoderale, che portava ai terreni dei due canicattinesi. La prima udienza è stata fissata per il 6 novembre davanti i giudici della Corte di Assise di Agrigento.
I familiari della vittima, che hanno anticipato di costituirsi parte civile, hanno ottenuto che i beni dell’imputato venissero sottoposti a sequestro conservativo.
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