Quando manca poco ormai alla scadenza della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale e dei candidati a sindaco della città di Agrigento si può dire che i giochi sono tutt’altro che fatti così come lo sono le alleanze, almeno per il primo turno.
Molta curiosità desta il fatto che dopo tanto spazio occupato dal cosiddetto civismo ritornano in campo i partiti non solo per quanto riguarda le liste dei consiglieri ma anche per il sostegno aperto ad alcuni candidati a sindaco.
Alle liste civiche in appoggio al sindaco uscente manca il PD, il quale appoggia Firetto ma senza una lista con simbolo.
Eppure nella giunta Firetto il partito è presente con l’assessore Gerlando Riolo – in carica dall’inizio del mandato – ma che oggi è candidato nella lista “Rinasce Agrigento”.
Marco Zambuto si presenta come il candidato ufficiale di Forza Italia, UDC e Diventerà bellissima.
Molto trasversale il cartello che appoggia la candidatura di Franco Micciche’ che gode del sostegno di personalità politiche molto note e di nuove formazioni non ancora testate elettoralmente.
La candidata dei 5 stelle Marcella Carlisi porta avanti una battaglia di bandiera per fidelizzare quei consensi che in altre occasioni hanno premiato il movimento.
Stesso obiettivo si propone la candidata della sinistra Angela Galvano nel tentativo di recuperare i voti di chi in quell’area non si sente rappresentato né dal PD né dai pentastellati.
Una novità è la candidatura di Daniela Catalano sostenuta da Fratelli d’Italia e Lega, due partiti molto quotati a livello nazionale che dovranno misurarsi su un terreno dove finora sono stati al di sotto delle percentuali raccolte nel resto del Paese.
Sei candidati sindaco e uno stuolo consistente di aspiranti consiglieri comunali con tanti nomi in ballo, alcuni ritiri alcune new entry ma poco o quasi niente sul piano programmatico o sulla visione della città di domani.
Complice anche il Covid-19 quasi tutti utilizzano i social per cercare di raggiungere un elettorato sempre meno coinvolto e sempre più distaccato rispetto alla competizione.
Forse sarà la quiete, in questo caso, prima della tempesta ed è probabile che nei prossimi giorni il clima potrebbe riscaldarsi e il confronto accendersi.
La speranza è che questo accada per parlare del futuro della città e per proporre delle ricette per una crescita sociale ed economica della comunità.
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