La chiesa agrigentina si appresta a vivere un evento comunitario importante: monsignor Alessandro Damiano sarà consacrato vescovo coadiutore sabato 5 settembre, solennità della Dedicazione della cattedrale, in piazza don Minzoni, di fronte al Duomo di Agrigento. Lo ha reso noto l’arcivescovo in carica, don Francesco Montenegro.
Tra qualche mese il cardinale Montenegro lascerà la guida della Curia agrigentina. Ma prima di andarsene ha chiesto a Papa Francesco di nominare un “Vescovo coadiutore” cioè ausiliare con diritto alla successione, al quale passerà le consegne.
Don Franco Montenegro è arrivato ad Agrigento il 23 febbraio 2008, nominato da Papa Benedetto decimosesto, al posto di Carmelo Ferraro, che si era dimesso per raggiunti limiti di età. Dal maggio 2013 è presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei.
Don Damiano è attualmente vicario generale della Diocesi di Trapani. E’ nato a Trapani il 13 luglio 1960. È stato ordinato diacono nella Basilica San Giovanni in Laterano nell’ottobre del 1986, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Cardinale Ugo Poletti. È stato ordinato presbitero nella Cattedrale San Lorenzo in Trapani, il 24 aprile 1987. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma nel 1986 e la specializzazione con Licenza in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana, Istituto Superiore di Teologia Morale. Recentemente è stato parroco della parrocchia Maria Ausiliatrice di Trapani.
Ieri monsignor Damiano ha diffuso una nota in cui parla di migranti e accoglienza.
“Chi gioca sulla pelle dei poveri – dice – si assume la responsabilità etica di minare la coesione sociale e come credenti non possiamo stare a guardare. I fenomeni, seppur complessi vanno governati da una classe politica coesa che dia rassicurazioni. I migranti sono persone che hanno il diritto – dovere – aggiunge monsignor Damiano – ad una quarantena in sicurezza e serenità così come tutti i cittadini”. (*PAPI*) Paolo Picone
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