La città di Agrigento sarà chiamata al voto per le elezioni amministrative 2020, ma ad oggi l’unica a scaldarsi in questa campagna elettorale estiva sembra essere la colonnina di mercurio. I più speranzosi saranno rimasti delusi. Chi pensava ad una competizione scintillante, improntata nel segno del confronto e delle proposte dovrà inevitabilmente ricredersi.
Anche stavolta, le maggiori forze politiche in campo – che, guarda caso, sono poi le stesse delle trascorse tornate elettorali, con qualche piccola variazione – hanno deciso di optare per una campagna elettorale sottotono.
La data ufficiale per le elezioni amministrative 2020 in Sicilia sembra essere già ufficiale, 4 e 5 ottobre per l’elezione del sindaco, con le urne che rimarranno aperte dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00 e il lunedì, con seggi attivi dalle ore 07:00 alle ore 14:00. A meno di 77 giorni dal voto, il confronto in città, tarda dunque a decollare e le poche uscite ufficiali sono caratterizzate dall’assenza di contenuti.
Così il centrodestra non ha ancora ufficializzato il nome del suo candidato, la Lega non ha ancora sciolto le riserve, il Pd non ha battuto nemmeno un colpo, mentre il M5S annienta al suo interno più profili di quanti potrebbe metterne in lista, staranno forse ancora lavorando sui programmi da presentare e proposte di candidatura che possano essere più accettabili possibili?
Al momento i nomi dei candidati sindaci rimangono sempre tre. L’uscente Calogero Firetto, l’ex sindaco Marco Zambuto che si presenta con lo slogan Ripartiamo e si fa avanti con una nuova proposta cioè quella di sopprimere la tassa di soggiorno turistico ad Agrigento per i prossimi due anni e potenziare i servizi di settore a beneficio del comparto turistico locale, infine l’ex assessore Franco Miccichè che nel suo programma elettorale ha inserito il potenziamento degli uffici comunali con la valorizzazione e l’incentivazione del personale e il completamento dell’informatizzazione dei servizi.
Ma al momento nessuno degli sfidanti ha saputo accendere la competizione. Il profilo dei “concorrenti” rimane troppo basso per incuriosire l’elettorato. Non ci sono ancora sondaggi ufficiali sul voto amministrativo in città e attualmente per le elezioni ad Agrigento domina ancora l’incertezza.
Nell’insolito scenario estivo della campagna elettorale irrompono solo due novità: Agrigento Cambia e Italia Viva. Entrambi i movimenti provano a ritagliarsi il loro spazio. La prima ha nominato Ornella Patti come coordinatore cittadino, mente il secondo annuncia di stare lavorando ad una lista e il giovanissimo Portavoce Giorgio Bongiorno avanza con delle proposte, quella di una nuova e giovane generazione alla guida di Agrigento, dichiarando di voler rappresentare insieme ad altri giovani quell’ondata di cambiamento di cui la città ha bisogno.
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