Ha più volte minacciato ed aggredito fisicamente una coppia di gay trentenni che abitano nel suo stesso palazzo. Una brutta storia che va avanti da circa due anni. E’ l’accusa contestata a un 28enne della provincia etnea dalla Procura di Catania che, su disposizione del Gip, è stato posto agli arresti domiciliari in un’altra casa per atti persecutori. Il provvedimento è stato eseguito da carabinieri del comando provinciale di Catania.
Secondo l’accusa, l’obiettivo dell’indagato era quello di “indurre i vicini al trasferimento dalla loro casa di proprietà non ritenendoli ‘meritevoli’ di abitare nello stesso palazzo dove risiedeva” lui. Per questo li aveva minacciati: “Dovete scomparire! Non siete persone adatte a vivere nel condominio… ve ne dovete andare!!!”, gli avrebbe urlato più volte.
Ma non solo: l’uomo è accusato anche di avere danneggiato l’auto di uno dei due usando della candeggina, dell’avvelenamento di piante sul loro balcone, del distacco della corrente elettrica dal contatore posto al piano terra, di mantenere il volume della musica con l’impianto hi-fi ad un volume tale da impedire il riposo e anche dello spostamento continuo di mobili per provocare rumori molesti.
Fatti che gli erano stati anche contestati dall’amministratore su richiesta di altri condomini. Una delle due vittime, sotto stress aveva lasciato la casa ed era tornato a vivere con la madre.
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