Si guarda alla data del 3 maggio. Per quella data diverse regioni italiane vogliono ripartire. Alla Lombardia si allineano anche Veneto, Piemonte e Sicilia. Al Nord si ipotizza di scaglionare il lavoro su 7 giorni anziché su 5, con orari di inizio diversi per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici.
La Sicilia è pronta a togliere divieti e chiusure in vigore non oltre il 3 maggio. “Il premier Conte ha chiesto alle Regioni di condividere con i ministeri competenti eventuali scelte di anticipare riaperture di attività. Valutiamo l’ipotesi che lo Stato propenda di andare oltre al 3 maggio, mentre la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni”, ha detto all’Ars l’assessore alla Salute Ruggero Razza.
La Regione, intanto, avvia i test sierologici: si tratta di due tipi di test, che serviranno alla rilevazione di anticorpi IgG e IgM anti-Sars-Cov2, e ovviamente saranno complementari al tampone rinofaringeo, che continuerà ad essere adoperato per i soggetti sintomatici, paucisintomatici, per coloro che sono entrati in contatti con persone positive al virus, e per tutti i cittadini individuati dalle circolari del ministero della Salute e dalle ordinanze del presidente della Regione.
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