Continuano a scarseggiare i reagenti per i tamponi e la Regione siciliana ha dato il via libera per l’autocertificazione di buona salute per i “rientrati” da altre regioni, in quarantena obbligatoria ormai da 25 giorni.
Una decisione presa dopo un consulto con il comitato tecnico-scientifico regionale sull’emergenza Coronavirus, al quale il Dipartimento Attività sanitarie ha chiesto un parere sulla proroga dei test su 15 mila persone, che hanno fatto rientro dal 14 marzo in poi.
Questo a causa della “carenza di kit di laboratorio per l’analisi del tampone su tutto il territorio regionale”. Il comitato ha risposto che, in caso di necessità di rientrare al lavoro e qualora siano trascorsi i 14 giorni, per molti già scaduti il 28 marzo, senza sintomi, basta compilare un modulo sotto la responsabilità dell’interessato.
L’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci prevede di eseguire il tampone a tutte le persone rientrate in Sicilia dal 14 marzo “in prossimità della scadenza della quarantena”. Le Asp hanno cominciato a contattare le persone che si sono iscritte al portale della Regione.
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