Strade semi deserte, massima consapevolezza, controlli delle forze dell’ordine e tanto ordine. All’indomani del lunedì nero Agrigento si è svegliata in uno scenario fuori dal comune. Fatto salvo alcune eccezioni, non c’è stato assalto ai supermercati.
Chi lavora al bancone della gastronomia o dei panifici, nel supermercato è attento, il sorriso è mitigato dalle mascherine, gli addetti utilizzano i guanti. “Sono stato in supermercato di San Giusippuzzo – spiega Salvatore Sciumè – sembrava di essere in Giappone. Tanta civiltà.
La gente aspettava fuori e la fila era ordinatissima. Niente panico e confusione. Ho potuto prendere quelle che mi serviva ma devo dire che Agrigento sta rispondendo bene alle disposizioni nazionali”. I dipendenti hanno deciso usare le dovute precauzioni anche a tutela del cliente.
La gente è molto spaventata e spesso si confronta perché le fake news non mancano. “Noi cerchiamo di rassicurare tutti -dice il panettiere del Villaggio Peruzzo – mostrando anche con i fatti che, facendo attenzione, si deve andare avanti. Anche col sorriso”.
A San Leone hanno chiuso diversi bar e ristoranti. Salvatore Licausi che gestisce bar ed edicola si dice preoccupato: “Siamo passati da un’eccesso all’altro. In giro non c’è più nessuno. Se continua così sarò costretto a licenziare, il danno economico è evidente”. Nel frattempo hanno chiuso parrucchieri e gelaterie.
San Leone ghost town, raccolto l’appello a non uscire – VIDEO
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