Nuove misure di contrasto all’epidemia da coronavirus: a rischio anche gli spettacoli del Teatro Pirandello. Le disposizioni ampliano quelle già previste nell’ordinanza dello scorso 1° marzo e sono valide su tutto il territorio nazionale. Nel testo (decisione presa nel corso della giornata di ieri) è stata inserita anche la chiusura delle scuole e degli atenei , ma niente è stato stabilito per i teatri.
“E’ una situazione di emergenza nazionale in cui dobbiamo essere solidali. Aspettiamo indicazioni in merito, ma è ovvio che è una questione che stiamo valutando. Molti dei miei spettacoli in giro per i teatri d’Italia sono stati sospesi. Ci prepariamo comunque ad affrontare ogni eventualità. Anche a ripartire” – commenta Gaetano Aronica, Presidente della Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento.
L’attore e regista si trova al momento forzatamente nella sua casa di Roma, dopo che gli spettacoli nei quali era impegnato, tra cui Le Tojanni, sono stati sospesi.
“Ne approfitto per trascorrere più tempo con i miei figli. A mia figlia che studia al classico ricordavo di vivere alla giornata. Proprio come dicevano i greci in una loro massima: vivi come se dovessi vivere l’ultimo giorno, ma pensa anche al futuro. Traiamo spunto da questa vicenda colossale per recuperare certi valori, in fasi come questa occorre mettere da parte asti e odi e capire che siamo tutti uguali”.
Aronica e la direzione del Teatro Pirandello hanno ancora tempo per prendere una decisione. La stagione teatrale, tra le più positive di sempre, è quasi alla fine. Mancano solo due spettacoli dei 10 in cartellone. Cirilli il 4 e 5 aprile e Ombre, uno spettacolo prodotto dalla fondazione, in programma per i prossimi 8 e 19 aprile.
“Se una decisione dovrà essere presa c’è ancora tutto il tempo”, conclude Aronica.
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