Troppi disservizi lungo la linea ferroviaria agrigentina. Questo emerge dal rapporto di Legambiente “Pendolaria 2019”, sulla rete ferroviaria in Sicilia, presentato oggi. Restano rilevanti le differenze con le altre regioni, mentre i passeggeri giornalieri l’anno passato sono calati del 4,4 per cento (da 44mila a 42mila), l’87 per cento dei 1.500 chilometri di rete ferrata è a binario unico. Inoltre il parco treni è uno dei più vecchi della Penisola. “Bisogna intervenire sul completamento del raddoppio della linea tirrenica e aumentare la frequenza dei collegamenti su alcune tratte come la Agrigento-Palermo: più corse significa anche compensare i disservizi”, ha detto il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.
Proprio la Palermo-Agrigento, una delle tratte più frequentate, con ritardi, e un’offerta insufficiente, fa parte del dossier con disservizi o ancora opere incompiute, segnalate da Legambiente. Seguono la Catania-Caltagirone-Gela, la Catagirone-Catania, la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì, il raddoppio tra Fiumefreddo e Giampilieri, a Catania le tratte metropolitane tra Stesicoro e l’aeroporto Fontanarossa e tra Monte Po e Misterbianco, l’anello ferroviario di Palermo, la tratta Giardini-Alcantara-Randazzo e infine la progettazione della nuova linea Palermo-Catania.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
