I giudici della Corte d’Appello di Palermo, ribaltando il verdetto di primo grado, hanno assolto Santi Sulfaro, imprenditore 67enne nel campo della manutenzione degli impianti di riscaldamento, accusato di due episodi di lesioni personali colpose. La vicenda risale al 2012 quando due operai in servizio presso la ditta Alva System rimasero feriti a causa dello scoppio di una bombola durante un servizio di riparazione presso gli uffici dell’ex Provveditorato agli studi al Viale della Vittoria. In quell’occasione uno dei dipendenti rimase ferito ad una mano rischiando anche l’amputazione dell’arto. Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Francesco Gallegra – era il novembre 2016 – condannò l’imprenditore a sei mesi di reclusione disponendo anche il pagamento di una provvisionale pari a 15 mila euro. Ieri la Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado assolvendo “perchè il fatto non sussiste” l’imprenditore. Quest’ultimo è difeso dagli avvocati Davide Casà e Federico Lentini.
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