LINOSA. Benzina più cara sull’isola di Linosa. Il carburante ha raggiunto il costo di 2,50 euro al litro. Dopo due mesi di disagi per la chiusura dell’unico distributore che si trova sulla più piccola delle isole Pelagie e dopo aver risolto questa situazione grazie ad un intervento sinergico, adesso l’attenzione si sposta sul caro benzina.
Con il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello che le manda a dire al Governo nazionale: “Invece di ricordarsi di noi solo quando ci sono ‘porti da chiudere’, il Governo intervenga sul ricatto subito dai cittadini di Linosa dove il prezzo della benzina è arrivato a 2,50 euro al litro – dice Martello. Capisco che si tratta di un’attività privata – aggiunge Martello – ma è inaccettabile permettere di arrivare a questo prezzo, considerando oltretutto che si tratta dell’unico impianto di distribuzione carburante dell’isola. Mi aspetto che chi ha competenza in materia intervenga al più presto, o che i titolari dell’impresa si ‘ravvedano’ e si ricordino dell’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale nelle scorse settimane per superare i problemi che impedivano la riapertura dell’impianto dopo i recenti lavori di ammodernamento”.
Dal 6 dicembre 2018 fino ai primi di marzo di quest’anno, gli abitanti di Linosa non hanno potuto rifornirsi di benzina sull’isola. Tutto nasce dai lavori per l’ammodernamento dell’unico impianto di distribuzione di carburante presente sull’isola che non aveva ancora ricevuto il collaudo dei Vigili del Fuoco per poterne autorizzare l’apertura. Un tira e molla a suon di burocrazia, tenuto conto che il progettista dell’opera e il direttore dei lavori si sono recati personalmente presso i Vigili del fuoco per presentare la documentazione necessaria da inviare all’assessorato regionale alle Attività produttive per il nulla osta. Nel frattempo a Linosa si è tornati indietro di 50 anni. Spostandosi in bicicletta o semplicemente a piedi. Alcuni bambini, per giungere a scuola sono stati costretti a percorrere 5 chilometri a piedi anche sotto la pioggia. E col caro benzina queste scene potrebbero ripetersi ancora sull’isola.
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