fida di grande importanza per la Fortitudo Agrigento, che domenica è attesa al Palazzo dello Sport di Roma sul parquet della capolista Virtus.
I biancazzurri sono reduci da due sconfitte consecutive e sembrano essere entrati in una spirale negativa, forse perché appagati dal raggiungimento della salvezza, circostanza – questa – che può aver scaricato mentalmente alcuni giocatori.
Stupisce, in particolare, la prestazione negativa di Simone Pepe, rimasto all’asciutto di punti nei 23 minuti giocati con 4 falli commessi, 0/2 da due e 0/5 da tre.
Per trovare una prestazione altrettanto negativa, bisogna risalire addirittura al febbraio di un anno prima sempre contro la Novipiù; anche allora, la guardia pescarese rimase inchiodata allo zero nei 14 minuti disputati.
Ad ogni modo, queste ultime tre giornate di campionato sono cruciali, perché c’è in palio un’intera stagione; abbandonare proprio adesso il “club dei playoff”, significherebbe far sì che questo campionato venga ricordato più per l’occasione sprecata che per quanto di straordinario fatto finora.
Si va a Roma quindi, non per fare le vittime sacrificali, ma per lottare e giocare alla pari contro i primi della classe; i biancazzurri sanno come si fa e, più di una volta, in passato sono usciti da momenti difficili sfoggiando prestazioni degne di nota.
Qui Virtus Roma: Obiettivo promozione diretta
I giallorossi, che avrebbero dovuto giocare contro la Mens Sana Siena esclusa dal campionato, hanno osservato, nell’ultima domenica, un turno di riposo.
Nel frattempo c’è stato l’aggancio in vetta, a quota 34 punti, da parte dell’Orlandina; l’obiettivo della promozione diretta, tuttavia, è a portata di mano, perché la Virtus ha ancora un piccolo vantaggio rappresentato sia dalla differenza canestri (+5 sull’Orlandina), che dal dover disputare una partita in più.
La squadra di Bucchi ha un sistema di gioco collaudato con tiratori dotati di grande talento offensivo (Moore e Landi), senza contare il fatto che dispone di rotazioni dalla panchina di grande impatto (Alibegovic, Chessa, Saccaggi).
La fase offensiva registra la media di 82.5 punti a partita (sesto attacco del girone ovest), mentre in difesa incassa 78.1 punti a partita (quarta miglior difesa).
The Quick: Nic Moore
175 centimetri di grinta e determinazione, questo è Nic “The Quick” Moore.
Il “folletto” dell’Indiana ha buone doti balistiche (39% dall’arco) grazie ad una meccanica di tiro molto rapida ed è altresì capace di grandi strisce di realizzazione.
Nonostante il fisico leggero (70kg), con la sua velocità è in grado di attaccare il ferro in penetrazione, concludendo con uno scarico per i compagni o con un terzo tempo. All’andata, con ben 34 punti (63% dall’arco e 100% ai liberi) sfoggiò la sua miglior prestazione stagionale, risultando determinante per la vittoria dei giallorossi.
Attualmente mette a referto 17.1 punti a partita e 4 assist.
Probabile starting line-up: Moore, Santiangeli, Sandri, Landi, Sims.
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