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Home » FUORI PROVINCIA » Relazione Antimafia: Montante tirava le fila di un governo parallelo

Relazione Antimafia: Montante tirava le fila di un governo parallelo

Redazione Di Redazione
20 Marzo 2019
in FUORI PROVINCIA
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Dieci mesi di lavoro per 49 audizioni e un «approfondimento assolutamente inedito» sul sistema Montante, il complesso di relazioni messo in piedi dell’ex presidente degli industriali siciliani adesso sotto inchiesta a Caltanissetta e capace di condizionare un’intera stagione politica regionale. Questo quanto emerge dalla relazione conclusiva della commissione regionale Antimafia dell’Ars guidata da Claudio Fava che ieri ha approvato all’unanimità il documento conclusivo dal quale emerge «un quadro assai poco rassicurante che descrive la capacità dell’inner circle di Montante di dare forma ad un governo parallelo che ha avocato a sé, per molti anni, gli aspetti strategici della governance della Regione, arrivando a condizionare (o a tentare di farlo) processi decisionali, amministrativi e di spesa».

Un sistema di relazioni «con amici da premiare e nemici da cacciare» con liste di proscrizione e che ha utilizzato l’antimafia «come una clava», e «come un salvacondotto per il proprio tornaconto», per usare le parole di Fava. Relazioni e favori nei quali sono caduti giornalisti, politici, dirigenti della Regione, forze dell’ordine e magistrati. E nel quale l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta «era un mero esecutore di ordini» e le riunioni della giunta erano frequentate anche da Giuseppe Lumia. «Il senatore della porta accanto», titola il paragrafo della relazione a lui dedicato, a volte senza annotare nulla nei verbali. Fava ha anche parlato di «provini» che questi dirigenti erano «chiamati a tenere prima di entrare all’assessorato. Provini da fare a casa di Montante. In un caso arrivando anche alla impudenza di fare mettere per iscritto al dirigente che doveva essere indicato dall’assessore, ciò che Montante voleva che facesse».

Una vera e propria scrittura privata «totalmente illegittima» e redatta «in triplice copia: una da dare all’Assessore, una a Montante e una al futuro dirigente». In 120 pagine la commissione ha ricostruito le vicende che hanno riguardato una stagione che si è conclusa ma che potrebbe avere ancora ramificazioni vive. L’articolo completo sul giornale di Sicilia in edicola questa mattina.

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