Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, con propria ordinanza, ha disposto la chiusura immediata dell’Ipab Villa Betania, con il conseguente trasferimento degli anziani ospiti in altre strutture entro il termine di 7 giorni. Il provvedimento scaturisce dall’esito di alcuni controlli compiuti dai Carabinieri del Nas che avrebbero riscontrato, tra l’altro, carenze igieniche e sanitarie. L’Azienda sanitaria, in ragione di ciò, ha invitato il commissario dell’Ipab Villa Betania a sospendere temporaneamente le attività ma senza riscontro. Pertanto, il sindaco ha ordinato la chiusura. Nel frattempo, l’assessorato regionale alle Politiche sociali ha sospeso l’iscrizione all’albo regionale della struttura per le stesse criticità e violazioni riscontrate dal Nas.
Giorgia Iacolino-Salvatore Falzone: Chiusura Villa Betania è la cronaca di una morte annunciata:
“La chiusura di Villa Betania disposta dal sindaco Firetto è la naturale conclusione di un percorso di inefficienza dell’amministrazione comunale di Agrigento. Una struttura storica che ha ospitato nel tempo anziani prevalentemente di Agrigento,e che oggi sono costretti ad andare via, collocati prevalentemente in strutture private. Da tempo la Commissione Salute ha avuto modo di occuparsi della grave situazione economico-finanziaria di Villa Betania, segnalando soprattutto i ritardi nella erogazione dei fondi per la fornitura di beni e servizi, ed il pagamento delle spettanze ai lavoratori il cui ultimo stipendio pagato è quello di Dicembre 2017.
Una condizione disastrosa che l’assessorato regionale alla Famiglia ha ulteriormente peggiorato privando Villa Betania di una governance stabile.
Ventisei vecchietti buttati fuori da quella che per loro era diventata la casa e che non rivedranno più gli altri ospiti diventati parte della famiglia. Altra solidarietà e rispetto meritavano questi anziani, e lo stesso personale di Villa Betania,entrambi privati della dignità della propria condizione.
È la cronaca di una morte annunciata la chiusura di Villa Betania-concludono Iacolino e Falzone-ed è il frutto di una interminabile serie di superficialità ed inefficienze a cui il sindaco di Agrigento dovrà porre rimedio per ripristinare la funzionalità di una struttura che al momento scompare dopo oltre 70 anni di attività “
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