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Home » Cronaca » Ris e i cani molecolari anche nella casa dell’ex compagno di Gessica Lattuca

Ris e i cani molecolari anche nella casa dell’ex compagno di Gessica Lattuca

Redazione Di FOTO SANDRO CATANESE
5 Ottobre 2018
in Cronaca, evidenza, Favara, Top
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Ore decisive per il giallo di Gessica Lattuca. Una vasta perlustrazione da parte dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento sta per cominciare in alcuni terreni a Naro, un piccolo comune poco distante da Favara. Perquisita nel frattempo, alle prime luci dell’ alba, con i cani molecolari anche l’abitazione di Filippo Russotto, in quale però precisa l’avvocato Salvatore Cusumano, non è iscritto nel registro degli indagati.

 

Le ultime notizie sulla scomparsa di Gessica Lattuca: arriva la tanto attesa Svolta nel caso. Finisce infatti in manette l’ex datore di lavoro di Gessica Lattuca la 27enne scomparsa dal 12 agosto scorso a Favara in Sicilia. Pochi giorni fa la macchina in uso all’uomo, era stata incendiata ed era chiaro a tutti che ci fosse un collegamento tra la scomparsa di Gessica e il suo ex datore di lavoro anche se questo imprenditore ha ribadito di non avere nulla a che fare con la donna.

Un elicottero dei carabinieri, intanto sorvola il territorio di Naro tra Monte Malvizzo e la diga San Giovanni, Due unità cinofile, due cani molecolari addestrati in Polonia e Germania. e i Ris di Messina appositamente venuti, come abbondantemente anticipato ieri hanno controllato minuziosamente abitazioni e luoghi  in cui si potrebbero trovare tracce del passaggio di Gessica Lattuca, la ragazza di 27 anni scomparsa dal 12 agosto a Favara

L’arresto

Secondo quanto riportato dai diversi quotidiani locali, ieri Gaspare Volpe (conosciuto a Favara con il soprannome di “Baddari”) sarebbe stato tradotto nella casa circondariale di contrada Petrusa per un cumulo di reati contro l’ex moglie.

Inoltre, nei giorni scorsi avrebbe anche ricevuto, da parte della Procura della Repubblicaagrigentina, un avviso di chiusura indagini per usura e presunta tentata estorsione.

L’uomo, ex titolare di un bar sala giochi nelle scorse settimane era stato – suo malgrado – protagonista di un episodio particolare. Domenica 23 settembre, in pieno giorno, qualcuno ha dato fuoco all’auto che utilizzava regolarmente (anche era intestata ad un prestanome di nazionalità romena). Nel corso delle indagini, i carabinieri del comando provinciale di Agrigento, avevano scoperto che Baddari in concorso con un altro favarese, reclutava ragazze in difficili condizioni economiche per inserirle in un giro di incontri a luci rosse.

Il giro di prostituzione

Dalle intercettazioni telefoniche, effettuate dagli uomini dell’Arma di Agrigento, sarebbe emerso che tra il 2015 ed il 2017 Gessica si sarebbe prostituita (con l’amica Serena Restivo) proprio per l’organizzazione gestita da Gaspare Volpe (in un collaborazione con un “procacciatore” già noto alle forze dell’ordine).

I clienti, secondo una prima ricostruzione, pagavano direttamente i capi e le ragazze venivano “retribuite” secondo modalità che mettono in evidenza il degrado della situazione: qualche decina di euro, dosi di cocaina ed anche generi alimentari.

Serena Restivo è già stata ascoltata dagli inquirenti in merito alla scomparsa della madre 27enne. Nonostante fosse chiaro che le due giovani fossero legate da una forte amicizia, la testimonianza della ragazza, però, non era stata ritenuta del tutto convincente. Serena, infatti, su più punti si era dimostrata reticente.

Il legale della famiglia Lattuca, l’avvocato Salvatore Cusumano, non ha rilasciato dichiarazioni in merito: “Al momento – ha spiegato – non abbiamo elementi per valutare il coinvolgimento di Gessica in giri di prostituzione”. Poi ha concluso: “Attendiamo l’esito delle indagini disposte dalla procura”.

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