Gli architetti: «Giusto non abbattere il viadotto Morandi»
Per il rilancio di Agrigento servono infrastrutture ecosostenibili. Sulla questione gli architetti hanno le idee chiare: una città che si proietta verso un futuro diverso, ecosostenibile e che tenga conto del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). I punti fermi di questo percorso sono Prg e Osservatorio sui centri storici: «Un’azione costante e coesa sui temi di rilancio economico e sociale del territorio agrigentino». «Abbiamo consegnato – spiega il presidente dell’Ordine Alfonso Cimino – copia del documento sui centri storici, fasce costiere e infrastrutture presentato all’VIII Congresso nazionale degli architetti e adottato dalla Consulta regionale degli architetti, affinché i componenti dell’Osservatorio lo facciano proprio, aggiungendo eventuali percorsi che sfocino nell’imprenditorialità e nel rilancio della nostra economia, nella riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano e nella sua valorizzazione. Adesso – aggiunge – stiamo lavorando a un programma dettagliato e alla creazione di una banca dati utile ad analizzare, sotto ogni profilo, i centri storici dell’agrigentino». Un anno di Consiglio e tanto lavoro svolto su temi assenti da anni nelle Amministrazioni comunali che, oggi, cominciano a prendere forma. «Il Prg va di pari passo con il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo ed entrambi devono parlare lo stesso linguaggio architettonico e urbanistico. Lo ribadiamo da oltre un anno – dichiara ancora Cimino -. Siamo al secondo incontro sulle direttive che l’Ammini – strazione vorrà portare in Consiglio Comunale dopo la fase di concertazione in riferimento alla riunione svoltasi al Collegio dei Filippini, alla quale ha preso parte anche il vicepresidente dell’Ordi – ne, Giuseppe Grimaldi – credo sia necessario, in fase progettuale, comprendere che la Valle dei Templi è parte della città e quanto sia importante la fascia costiera, sotto il profilo turistico e residenziale. Serve un progetto che riporti economia e investimenti all’interno di Agrigento, anche con l’incentivazione e la defiscalizzazione delle imprese. Auspichiamo che questa fase di concertazione duri il più breve tempo possibile affinché si possa discutere sul realizzato di questo ultimo decennio, sulla base di una idea di città che raccontiamo da sempre». Le posizioni chiare dell’Ordine degli architetti hanno avuto un ulteriore riscontro con la decisione presa dall’Anas sul viadotto Morandi: «Condividiamo la decisione dell’Anas – conclude Cimino – Il viadotto Morandi è una infrastruttura importante: non si può pensarne la demolizione senza avviare uno studio di fattibilità su un progetto alternativo di viabilità».
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