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Home » Architettura » Il divieto di fumo in condominio

Il divieto di fumo in condominio

9 Luglio 2018
in Architettura
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La normativa di riferimento in vigore (L. n. 3 del 16 genna –
loro, potranno richiamare i trasgressori all’osservanza del
io 2003) vieta di fumare nei locali chiusi, ad eccezione di
divieto e, in caso d’inadempienza, segnalare la violazione
quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico e di quelli
all’autorità. In caso di inosservanza, l’amministratore può
riservati ai fumatori e come tali contrassegnati (ristoranti
essere considerato personalmente responsabile in caso di
e altri locali aperti al pubblico dotati di apposite sale per
violazione; anche i singoli condomini potranno effettuare
richiami verbali nei confronti dei trasgressori e procedere,
fumatori) In particolare la circolare del Ministero della
Salute esplicita il problema del fumo negli edifici condo –
in caso di inottemperanza al divieto e al richiamo, segna –
miniali. (tutelato dall’articolo 32 della Costituzione, quale
lando le violazioni alle autorità competenti.
L’infrazione al divieto è punita con la sanzione amministra –
fondamentale diritto indisponibile dell’individuo ed inte –
resse generale della collettività).
tiva pecuniaria(art. 7 della L. 584/1975 e s.m.i) va da un
In condominio è assolutamente vietato fumare negli an –
minimo di 27,50 Euro, fino ad un massimo, in caso di re –
cidiva, di 275,00 Euro, la sanzione viene raddoppiata qua –
droni, pianerottoli, scale, negli ascensori, sale riunioni
condominiali, garage condominiali, tali spazi, sono
lora la violazione sia commessa in presenza di una
donna in evidente stato di gravidanza o di
stati ritenuti non equiparabili a un’abita –
zione privata, poiché frequentati sia da
bambini fino a 12 anni. I condomini pos –
condòmini sia da altri soggetti (posti –
sono fumare nella proprietà individua –
ni, addetti alla manutenzione degli
le, cioè negli spazi privati comprese
eventuali terrazze e balconate. Se il
impianti, portiere) che vi svolgono
la propria attività lavorativa e alle
fumo di sigaretta, si propaga da un
balcone a quello adiacente, il con –
quali dev’essere estesa e garan –
domino non fumatore non potrà
tita la tutela prevista dalla legge
antifumo. Per tali ragioni, proprio
fare nulla per difendersi se non
come per gli ambienti di lavoro, il
chiudere le finestre della propria
Ministero della Salute ha definito
abitazione.
Il discorso cambia quando a fuma –
che il fumo che viene rilasciato in
re non è un singolo individuo ma un
ambienti condominiali va catalogato
come fumo passivo e per questo mo –
insieme, seppur limitato, di persone ad
esempio i frequentatori assidui di un bar/
tivo, gli abitanti del condominio vanno
ristorante posto al piano terra di un fabbricato
tutelati.
condominiale (Sentenza n. 7875/ 2009 della Corte di
L’amministratore, responsabile dell’osservanza del
regolamento condominiale, della disciplina sull’utilizzo
Cassazione). L’utente non ha dovuto dimostrare alcun pro –
delle cose comuni e dell’erogazione dei servizi nell’inte –
blema respiratorio, la propagazione di fumo di sigaretta
resse comune, avrà l’ulteriore compito di far rispettare il
(ingente e continua) era, infatti, un danno risarcibile e per
divieto di fumare richiamando all’osservanza della norma –
questo, la Corte di Cassazione ha dato ragione all’inquilino
tiva vigente, i trasgressori all’interno degli stabili condo –
dell’appartamento posto al piano superiore del locale, per
via delle immissioni moleste del fumo di sigarette.
miniali, al fine di assicurare il miglior godimento a tutti i
condomini, preservandoli dal fumo passivo.
Discorso a parte sono i mozziconi di sigaretta che devo –
In particolare l’amministratore sarà tenuto a esporre
no essere smaltiti in sicurezza, senza lanciarli dal balcone,
nell’androne, sulle scale e nell’ascensore i cartelli con il di –
poiché tale comportamento rischia di essere configurato
vieto di fumo e a vigilare sull’osservanza del divieto.
quale “getto pericoloso di cose”, punito con l’arresto fino
I condomini e i frequentatori del fabbricato, per parte
a un mese o l’ammenda fino a 206 euro.

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