La Cgil denuncia tempi lunghi, segnalati dai cittadini, per le “prestazioni sanitarie erogate dalla U.O.C. di Psico Geriatria di Agrigento e per la chiusura dell’ambulatorio di Licata”, e chiede un incontro urgente alla Direzione Generale Strategica dell’Azienda.
La Cgil di Agrigento in una nota, a firma dei sindacalisti Vincenzo Baldanza e Caterina Santamaria, inviata al Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, ai dirigenti dell’Azienda, e per conoscenza all’Assessore Regionale alla Salute, denuncia disagi a cui vanno incontro i cittadini, e che vengono segnalati al sindacato, “per i lunghi tempi di attesa necessari per ricevere alcune delle prestazioni sanitarie erogate dalla U.O.C. di Psico Geriatria di Agrigento e per la chiusura dell’ambulatorio di Licata”, e chiedono pertanto alla Direzione Generale Strategica dell’Azienda “un incontro urgente al fine di ricercare soluzioni idonee a superare tali criticità”.
“Tale situazione – scrivono Baldanza e Santamaria – scaturisce da un’estrema e cronica carenza di personale, infatti, malgrado tale UOC eroga più di 4800 prestazioni annue, il personale sanitario è ridotto a 3 Unità mediche (tra cui il Direttore) per 4 Ambulatori Territoriali e 2 centri diurni (strutture di semiresidenzialità) a fronte di un’utenza in continuo aumento e con svariati bisogno socio sanitari. A fronte di questa situazione, già precaria e sicuramente inadeguata, dal mese di maggio c.a., a seguito di disposizione della Direzione Aziendale, è stata sottratta, senza preavviso, una unità specialistica (Neurologo) figura professionale indispensabile per tale servizio e che, tra l’altro, copriva anche l’ambulatorio di Licata: tutto ciò ha finito con il provocare ulteriore disagio e l’interruzione di un servizio territorialmente fondamentale. L’ambulatorio di Licata, si ricordi, era stato inaugurato la scorsa estate a seguito anche delle continue richiesta fatte dalle Amministrazioni Locali, proprio per sollevare i bisogni sanitari di un utenza numerosa, particolarmente fragile e non facilmente trasportabile. Si ricorda che le fragilità e in particolare l’assistenza all’Alzheimer sono considerate a livello nazionale e regionale delle priorità”.
“La CGIL, malgrado abbia più volte e tempestivamente segnalato tale problematica – scrivono ancora Baldanza e Santamaria – agli organi provinciali preposti, insieme ad altre Associazioni che si occupano dei diritti del Malato, ad oggi ha ricevuto solamente delle rassicurazioni verbali ma nessun provvedimento efficace è stato adottato…”.
Foto da Internet
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