Difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, inappetenza: chi vive la difficile esperienza dell’abbandono amoroso sperimenta spesso sintomi fisici che sono paragonabili a quelli di un lutto o – nei casi più estremi – dell’astinenza da droghe.
In effetti, le sostanze prodotte dal nostro cervello in occasione di questi eventi sono simili. Gli ormoni che entrano in circolo durante l’innamoramento, come le endorfine, vengono meno quando la relazione si interrompe, proprio come quando si smette improvvisamente di assumere una droga.
Cosa fare, quindi, in questi casi?
Se l’obiettivo è quello di riconquistare il proprio ex, sarà indispensabile tenere in considerazione questo aspetto della vicenda: le delusioni amorose tendono a farci perdere la lucidità e, di conseguenza, a ostacolare ogni strategia di riconquista.
La prima regola da prendere in considerazione, per riavvicinarsi al partner perduto, è innanzi tutto quella di non cedere all’ondata di emozioni forti provocate dalla rottura, questo argomento viene trattato con molto interesse da Alessandro Vigini l’autore del manuale Direzione Ritorno.
Meglio, piuttosto, cercare di attendere con pazienza di recuperare il raziocinio necessario a elaborare la propria strategia di riconquista. Questa precauzione potrebbe essere decisiva, perché riduce il rischio di commettere errori grossolani, che potrebbero allontanare ulteriormente l’ex e ostacolare un ritorno insieme.
Cosa non fare ASSOLUTAMENTE se si vuole riconquistare l’ex
Ogni storia d’amore è a sé ed è difficile trovare soluzioni ai problemi amorosi che possano andare bene per tutti. Eppure, è anche vero che alcune disfunzioni sono comuni a molte relazioni e possono essere superate modificando i propri comportamenti, alla ricerca di quel compromesso che potrebbe ”curare” una storia d’amore, che sembrava ormai compromessa in modo irrecuperabile.
Subito dopo la rottura, quindi, meglio prendersi una congrua pausa per analizzare la situazione, concedendo al/alla partner lo stesso spazio. Durante la fase di distacco che segue la rottura, sarà necessario evitare i contatti compulsivi: riversare addosso all’interessato le proprie emozioni di rabbia, bisogno o dolore potrebbe segnare il definitivo distacco. Molto meglio, invece, cercare di mantenere il controllo e ricercare – prima da soli e poi insieme – le cause della fine della relazione.
Si potrebbe scoprire che dietro alcuni comportamenti si nasconde l’inesorabile fine di un sentimento, ma anche capire che la storia potrebbe essere recuperata affrontando qualche problema comportamentale. Scenate di gelosia ingiustificate, scarso dialogo o ritmi di vita frenetici sono alcune delle cause che più di frequente fanno vacillare relazioni che sembravano incrollabili e, non necessariamente, manifestano la fine dell’amore.
Quando è opportuno Ricontattare l’ex?
Se il periodo di distacco è stato proficuo e ha aiutato a comprendere le ragioni della crisi, allora è arrivato il momento di cercare un riavvicinamento con il/la partner e tentarne la riconquista. La strategia migliore è quella di valorizzare le proprie (e migliori) qualità personali: solo mettendo in luce i propri punti di forza, o meglio le caratteristiche che hanno scatenato l’innamoramento la prima volta, sarà possibile riuscire a riaccendere la fiamma della passione.
Potrebbe essere utile, quindi, dedicare del tempo a coltivare le proprie passioni, indirizzando le proprie energie a ricostruire la propria autostima e la propria fiducia verso la vita e il futuro. L’ex partner potrà così vivere con maggiore serenità il riavvicinamento e percepirlo come un evento positivo e naturale. Proprio come un nuovo inizio in cui conosce una persona migliore, piacevole, sorridente, positiva e più sicura di sé: caratteristiche che attirano tutti noi come una calamita.
Nelle situazioni più specifiche per esempio figli in comune, relazione a distanza il periodo di nessun contatto non va utilizzato ma bensì bisogna cercare di creare momenti di relazioni con l’ex partner.
Nella fase in cui si riprendono i contatti, è necessario evitare discussioni, cercando principalmente di rendere piacevole ogni singola interazione con l’ex.
Infatti, secondo la psicologia, quando si tratta di relazioni, gli esseri umani tendono a prendere le decisioni seguendo la strada che li rende più felici: prediligiamo ciò che ci fa provare piacere e non tristezza.
Questo è ovvio ma, tuttavia, quando ci troviamo a riconquistare l’ex ci viene quasi spontaneo di rimettere alla luce i rancori e i problemi. La verità è che, però, dobbiamo imparare a vedere la riconquista come l’inizio di una nuova relazione e non come la continuazione di quella precedente.
Pertanto, sarà doveroso certamente capire cosa è andato male, evitando di ricommettere gli stessi errori e di riportare a galla problemi non risolti. Tuttavia, non dobbiamo parlarne, almeno non in un primo momento. Questo fa ritornare in mente solo tristezza e di certo non il piacere, portando l’ex ad allontanarsi di nuovo.
Quando sarà il momento giusto di affrontare il discorso, ce ne accorgeremo, in quanto solitamente ci sentiamo davvero pronti e sereni a parlare delle problematiche nelle fasi in cui tutto è tornato a posto, comunicazione compresa. (Sempre se sarà necessario, in quanto, se non si ripresenta neanche l’ombra dei vecchi problemi, non si sentirà nemmeno il bisogno di riparlarne.)
Rendendo piacevole ogni incontro, sarà possibile consentire all’altra persona di associare la nostra immagine e la nostra compagnia al piacere e non alla tristezza, rendendo il riavvicinamento una cosa spontanea e sentita, ovvero una decisione che desideriamo prendere dal profondo del cuore, senza rimorsi e senza rancore.
Un nuovo inizio. La scelta giusta è ricominciare. Bisogna pensare a se stessi e al/alla partner nel momento in cui è avvenuta la conoscenza e ha preso il via l’innamoramento e ripartire da lì. Questo è il modo giusto per conoscersi e innamorarsi di nuovo.
Fonti di riferimento:
Branden, Nathaniel (1969). The Psychology of Self-Esteem: A New Concept of Man’s Psychological Nature. Nash Publishing Corporation.
Direzione Ritorno (2017) di Alessandro Vigini
Branden, Nathaniel (1980). The Psychology of Romantic Love: Romantic Love in an Anti-Romantic Age. Penguin Group (USA) Inc.
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