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Home » Top » Omicidio Vinci: Lodato evita l’ergastolo e viene condannato a 30 anni di carcere

Omicidio Vinci: Lodato evita l’ergastolo e viene condannato a 30 anni di carcere

25 Giugno 2018
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CANICATTI’. Il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato ha condannato a 30 anni di carcere Daniele Lodato, 34 anni, di Canicattì, imputato dell’omicidio del ventiduenne Marco Vinci, ucciso a coltellate il 17 giugno dell’anno scorso davanti a un pub di piazza San Domenico.

La pena inflitta è la stessa proposta dal Pubblico m Alessandra Russo che, però, chiedeva anche il riconoscimento dell’aggravante della premeditazione. L’esclusione di questa circostanza, invece, ha evitato l’ergastolo. Riconosciuta, invece, l’aggravante dei futili motivi. L’omicidio è avvenuto al culmine di una banale lite avvenuta poco prima dentro il pub. Lodato, dopo avere avuto una colluttazione con Vinci e alcuni suoi amici, si sarebbe allontanato per prendere l’auto sulla quale c’era un coltello, e consumare la vendetta: Vinci, che nel frattempo si era allontanato di alcuni metri e si trovava nel piazzale vicino al posteggio, venne colpito con un fendente allo stomaco e morì poco dopo.

Il giudice ha condannato Lodato anche al risarcimento dei genitori, costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Santo Lucia, con una provvisionale, vale a dire un anticipo subito esecutivo, di 100 mila euro ciascuno. Lodato, nell’interrogatorio di convalida dell’arresto, aveva sostanzialmente ammesso i fatti aggiungendo che era stato aggredito. Una versione che, al processo, ha tentato di rafforzare negando di essere rientrato per prendere il coltello (“sono tornato per accompagnare un amico a casa”) e spiegando che era stato “massacrato di botte”. Il difensore, l’avvocato Angela Porcello, aveva parlato di “tragica fatalità” e aveva chiesto la derubricazione dell’accusa in omicidio preterintenzionale.

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