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Home » Rifiuti » Acquisto e Stella: “Sui rifiuti la rivolta degli empedoclini è l’indice di un sistema che non funziona, troppi attori protagonisti pochissimi risultati”

Acquisto e Stella: “Sui rifiuti la rivolta degli empedoclini è l’indice di un sistema che non funziona, troppi attori protagonisti pochissimi risultati”

21 Giugno 2018
in Rifiuti, note ufficiali
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La provincia di Agrigento, come un po’ tutta la Sicilia è in crisi sul settore della gestione integrata dei rifiuti e il sistema delle discariche comincia a franare.

Inizia così la disamina della Uil di Agrigento con Gero Acquisto e Nino Stella.

 

“I fatti di Porto Empedocle e la rivolta dei cittadini sono l’ultimo episodio di una situazione oggettivamente ingestibile. Non si può continuare così, il sistema non regge, si deve ripartire subito. La politica regionale negli ultimi 15 o 20 anni non è stata a passo con i tempi: l’ultimo piano regionale approvato è datato 2000 e la legge regionale n. 9 del 2010 che doveva riordinare il sistema è stato un altro flop. Il risultato oggi è di un’emergenza rifiuti con riverberi sanitari e di epidemia, mista a rabbia sociale a oggi sempre più incontrollata.

La differenziata doveva apportare novità sostanziali ma in tanti casi non ha prodotto i risultati sperati, perché non si è predisposto un piano realmente integrato di tutta la macchina organizzativa e logistica. Con l’aggravante che le discariche spesso non rispettano i requisiti e gli standard per abbancare il rifiuto, se poi gli investimenti vanno a rilento tutto il servizio si ferma e si creano distorsioni. In molti casi non c’è stato un giusto raccordo tra amministratori locali e vertici regionali: l’eterna liquidazione degli Ato e le Srr non hanno dato i frutti sperati. Il problema rifiuti deve essere affrontato realmente a livello politico regionale assieme ai Sindaci e alla burocrazia regionale in maniera costruttiva. I fatti di Porto Empedocle non possono essere sottaciuti e la Sindaca Ida Carmina deve individuare le cause e chiedere un mutuo soccorso al governo regionale. E’ chiaro che in questo gioco al massacro non possono pagare il conto i lavoratori e i cittadini, sarebbe aberrante e ingiusto: i primi non ricevono il pagamento degli stipendi da 5 mesi, i secondi pagano bollette fuori

mercato. Per fortuna una buona notizia è arrivata: anche se non ancora sufficiente, il Comune di Porto Empedocle potrà conferire fino a 20 mila tonnellate in discarica, fermo restando che i lavoratori dell’igiene ambientale devono essere pagati normalmente come prevede il contratto”.

 

Agrigento, 20 giugno 2018

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