LAMPEDUSA. L’isola di Lampedusa sarà la meta finale dei 42 migranti (anche una donna incinta) salvati martedì scorso dalla Trenton – che fa parte del dispositivo della Nato – ad una ventina di miglia dalle coste libiche.
In 12 hanno perso la vita nel naufragio. La nave della Marina Usa ha chiesto assistenza alla nave della ong Sea Watch che si trovava in zona, dopo che la guardia costiera libica si era detta non in grado di intervenire. La Sea Watch 3 si è però detta disponibile a prendere i 42 a bordo solo “a condizione che le fosse assegnato un porto di sbarco ragionevolmente vicino”. In Italia cioè, per non ripetere l’odissea della Aquarius.
Ma da Roma con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è arrivato un fermo ‘no’. Così la Trenton ha chiesto il coordinamento alla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma. La risposta positiva è arrivata solo ieri: la nave militare ha quindi diretto la rotta verso Lampedusa. Domani mattina è previsto l’arrivo a Sud dell’isola: lì giungeranno motovedette della Guardia costiera che prenderanno in carico i 42 per trasferirli in un porto italiano ancora da assegnare.
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