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Home » Canicattì » Omicidio Vinci: arringa del difensore di Lodato “Non c’è premeditazione”

Omicidio Vinci: arringa del difensore di Lodato “Non c’è premeditazione”

4 Giugno 2018
in Canicattì, Cronaca, Top
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CANICATTI’. Nuova udienza oggi in tribunale ad Agrigento, per l’omicidio di Marco Vinci in cui è imputato il canicattinese Daniele Lodato, 34 anni. Dopo la richiesta di condanna a 30 anni di carcere avanzata dal pubblico ministero Alessandra Russo, oggi è toccato alla difesa dell’imputato. L’arringa difensiva è stata fatta dall’avvocato Angela Porcello che ha chiesto la derubricazione del reato in omicidio preterintenzionale sostenendo che “Lodato non aveva alcuna intenzione di uccidere Vinci”. Il delitto è avvenuto al culmine di un litigio scaturito dal fatto che Lodato avrebbe importunato un’amica di Vinci. “C’è stata una colluttazione e lo ha colpito col coltello ma senza alcuna intenzione di ucciderlo – ha detto il legale.

 MARCO VINCI

DANIELE LODATO

Non voleva ucciderlo, è stato un incidente. Lo ha colpito per ferirlo al culmine di un litigio”. Il Pm, nella sua requisitoria aveva invece sostenuto la tesi dell’omicidio volontario. “E’ stato un omicidio premeditato e senza alcuna attenuante, dettato dall’arroganza. L’imputato ha persino lasciato il coltello sul corpo della vittima in segno di disprezzo e perchè fosse chiaro a tutti cosa succedeva a chi gli avrebbe mancato di rispetto –  ha detto nella requisitoria il pubblico ministero Alessandra Russo”. Parole ribadite dall’avvocato di parte civile. L’avvocato Santo Lucia, difensore dei familiari del ragazzo ucciso si è associato alla richiesta del Pm di condannare l’imputato a 30 anni di carcere, sottolineando che “è stato un delitto che non merita alcuna attenuante e sul quale non possono esserci dubbi in relazione alla premeditazione visto che Lodato tornò a casa e andò a prendere la macchina dove c’era il coltello nonostante la sua compagna lo avesse invitato, più volte, tramite messaggio, a lasciar perdere”. Il processo – con il rito abbreviato  – è in corso davanti al Gup del tribunale di Agrigento Alfonso Malato ed è stato aggiornato al 18 giugno giorno in cui sarà emessa la sentenza, a distanza di un anno dall’omicidio.

Vinci è stato, infatti, ucciso a coltellate il 17 giugno dell’anno scorso davanti a un pub di piazza Dante, di fronte alla chiesa di San Domenico.

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Tags: canicattìlodatoomicidiovinci
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