Il 2 e 3 giugno del 1946 l’Italia votava per scegliere se abolire la monarchia in favore della repubblica. Nel referendum istituzionale oltre 12 milioni di italiani votarono per la repubblica mentre più di 10 milioni scelsero la monarchia. Lo storico referendum che sancì la nuova forma di stato dell’Italia, fu indetto al termine della seconda guerra mondiale e dopo la caduta del fascismo. La campagna elettorale di repubblicani e monarchici fu molto accesa. I sostenitori della repubblica si riunirono sotto il simbolo dell’Italia turrita, la personificazione nazionale dell’Italia, mentre i sostenitori della monarchia scelsero lo stemma sabaudo di casa Savoia. Il re d’Italia dell’epoca, Umberto II di Savoia, il 13 giugno decise di lasciare l’Italia e andare in esilio in Portogallo. Dal 1 gennaio 1948, con l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, la XIII disposizione transitoria e finale stabilì che era proibito ai discendenti di sesso maschile di Casa Savoia entrare in Italia. Il divieto restò in vigore fino alla sua abrogazione nel 2002. Il referendum che sancì la nascita della Repubblica fu di fondamentale importanza anche perché fu il primo voto a suffragio universale e le prime elezioni politiche a cui presero parte le donne (che già il 10 marzo dello stesso anno avevano preso parte alle amministrative).
Il risultato della consultazione popolare venne comunicato il 10 giugno 1946, quando la Corte di cassazione dichiarò, dopo 85 anni di regno, la nascita della Repubblica Italiana. L’11 giugno 1946, primo giorno dell’Italia repubblicana, venne dichiarato giorno festivo. La prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana avvenne il 2 giugno 1947, mentre nel 1948 si ebbe la prima parata in via dei Fori Imperiali a Roma. Il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale nel 1949.
Ad Agrigento il 72esimo anniversario della fondazione della Repubblica Italiana è stato celebrato al Viale della Vittoria, a Villa Bonfiglio, in presenza delle autorità civili, religiose e militari della provincia. Alla cerimonia, oltre alle rappresentanze delle Forze Armate e della Forze di Polizia, hanno partecipato anche gli orchestrali del Liceo scientifico e musicale Majorana di Agrigento, la Casa del Musical di Marco Savatteri di Agrigento e l’Istituto Bersagliere Urso di Favara. La cerimonia è stata introdotta dall’esecuzione dell’Inno di Mameli ad opera del coro di Santa Cecilia, diretto dal maestro Alfonso Lo Presti.
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