DELIA. A fuoco nella notte l’auto di Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia. L’incendio è avvenuto intorno a mezzanotte in viale Luigi Russo, i malviventi hanno appiccato le fiamme alla vettura del primo cittadino per poi darsi alla fuga. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.
Bancheri, 36 anni, e in procinto di ricandidarsi era stato eletto con la lista “Impegno deliano Bancheri sindaco”.
Nei giorni scorsi era stata il sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, a ricevere una macabra intimidazione: davanti al cancello di casa sua è stata trovata una testa di mucca mozzata e in stato di decomposizione. A Ribera è stato invece individuato e denunciato un trentaduenne del luogo che avrebbe distrutto i fanali dell’auto del sindaco Carmelo Pace. La vettura era stata danneggiata mentre era in sosta davanti il palazzo comunale in Corso Umberto I, lo scorso 3 maggio.
LA SOLIDARIETA’ DELL’ANCI
Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia, hanno espresso la loro solidarietà al sindaco della cittadina nissena: “Esprimiamo la massima solidarietà a Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia per l’atto intimidatorio perpetrato ai suoi danni la notte scorsa”.
SOLIDARIETA’ DEL SINDACO DI CANICATTI’ ETTORE DI VENTURA
Ancora un attestato di incondizionata solidarietà per un vile atto di intimidazione nei confronti di un Sindaco. Il Sindaco Ettore Di Ventura e l’intera Giunta Comunale manifestano profondo sdegno per il grave atto delinquenziale ai danni del Primo Cittadino di Delia, Gianfilippo Bancheri ed esprimono la loro sincera vicinanza. “Nell’auspicare che venga fatta chiarezza, al più presto, sul ripugnante episodio accaduto all’amico Gianfilippo – commenta il Sindaco Di Ventura – chiediamo alle Istituzioni interventi certi e non solo solidarietà”
SOLIDARIETA’ A BANCHERI ANCHE DA IVAN PACI
Solidarietà al sindaco di Delia anche da Ivan Paci. “Conoscendolo – dice Paci – sono sicuro che continuerà il suo impegno politico a servizio della comunità di Delia”. Bancheri, in scadenza di mandato ha già annunciato la sua intenzione di ricandidarsi alla carica di primo cittadino del piccolo comune nisseno.
SOLIDARIETA’ A BANCHERI DAL SINDACO DI NARO
Appresa la notizia dell’atto intimidatorio nei confronti di Gianfilippo Bancheri, Sindaco di Delia, non posso che esprimere la più risoluta condanna per la viltà dimostrata dagli attentatori. Nel manifestare la mia incondizionata solidarietà e sincera vicinanza a Gianfilippo Bancheri, lo invito a proseguire nella sua azione politica e amministrativa e nel suo cammino di legalità , continuando a produrre risultati significativi per la comunità da egli governata. A nome mio personale, della Giunta, del Consiglio Comunale e della Comunità di Naro, auspico che fatti del genere non abbiano più a verificarsi e rinnovo i sensi di stima più sincera nei confronti del collega di Delia che ha tanto dato per la sua Comunità, consentendone in modo visibile lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita.
SOLIDARIETA’ DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI LICATA
Ancora un intervento di solidarietà del Commissario Straordinario Maria Grazia Brandara, a favore di un altro sindaco della zona, seppure fuori provincia, vittima dell’ennesimo atto intimidatoria. L’amministratore comunale in questione è il Sindaco di Delia, un paese di quattromila abitanti in provincia di Agrigento, ma molto vicino a Canicattì, Gianfilippo Bacheri, al quale, nottetempo, ignoti delinquenti, hanno incendiato l’autovettura di sua proprietà. “Non sarà sicuramente il limite di provincia a farmi desistere dal fatto di intervenire nuovamente ed esprimere tutta la mia solidarietà e dei licatesi, e vicinanza, al Sindaco della vicina Delia, Gianfilippo Bancheri, per questo ennesimo vile atto intimidatorio perpetrato a danno di un amministratore comunale – sono le parole del Commissario Maria Grazia Brandara – Non ci sono più parole per descrivere questi tristi fatti. Il momento non è facile per nessun sindaco, per nessuno amministratore locale, a causa della grave crisi generale, resi di non poter dare le dovute risposte a chi, soprattutto, si trova in uno stato di disagio e bisogno, ma anche per chi, va avanti nel pieno rispetto della legge e si oppone alla malavita organizzata. Quali possano essere le cause che hanno determinato l’atto intimidatorio perpetrato ai danni del Sindaco di Delia, non le conosco, ma è sicuro che non c’è la benchè minima giustificazione perché ciò possa accadere. Chiudo auspicando, ancora una volta, che le forze dell’ordine, possano individuare e perseguire gli autori di questo vile atto e confermando la mia vicinanza e quella del popolo licatese al primo cittadino di Delia e a quanti già sono state vittime di analoghi episodi di violenza ed intimidazione”.
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