CANICATTI’. Si torna lentamente alla normalità. La spazzatura che si è accumulata nei giorni scorsi a Canicattì è talmente tanta che per smaltire l’arretrato saranno necessari tempi lunghi. Ieri la raccolta è ripresa con i mezzi delle ditte che si occupano del servizio e di quelle incaricate dal Comune ma il problema principale è dato dalla limitata capacità di conferimento alla discarica di contrada Matarana a Siculiana.
Se si considera che la città produce ogni giorno circa 40 tonnellate di spazzatura che vengono conferite in discarica, facendo un calcolo per i giorni in cui non si è raccolto nemmeno un sacchetto, su tutto il territorio comunale sono sparsi ancora circa 200 tonnellate che non saranno facilmente smaltite. Il Comune ha la necessità di trovare delle discariche alternative a quella di Siculiana che può accogliere solo 400 tonnellate al giorno suddivise in tutti i Comuni autorizzati dalla Regione a conferire nel sito.
Allora cosa è necessario fare? Innanzitutto farsi autorizzare dalla Regione e trovare una discarica alternativa per smaltire l’arretrato. Così come è necessario pensare ad una piattaforma di trasferenza per evitare in futuro che la spazzatura possa restare sule strade. E poi incrementare la raccolta differenziata. In una intervista rilasciata a Tele Radio Canicattì, il sindaco Ettore Di ventura aveva detto che i volumi della raccolta di materiale differenziato, che non finisce in discarica, sono aumentati. Ma c’è ancora molto lavoro da fare. Si deve fare di più. In modo che le 40 tonnellate di rifiuti prodotti al giorno dai cittadini di Canicattì diventino 10 (da conferire in discarica) e tutto il resto potrebbe essere rivenduto ai Consorzi di riciclo. E’ necessaria una seria politica della raccolta differenziata che coinvolga il cittadino. E che parta da una campagna forte di sensibilizzazione e di istruzione dei cittadini sul corretto metodo per distinguere i rifiuti. Carta, vetro, plastica, alluminio, tutto materiale che finisce in discarica, attualmente e fa aumentare i costi legati alla Tari.
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