AKRAGAS: FINE DEL SOGNO MA NON DELLA VERGOGNA
di Eugenio Cairone
Campionato di Serie “C” finito per l’Akragas con quattro giornate di anticipo.
Diciamo che la gestione Alessi è riuscita ad assicurarsi anche questo record negativo.
Riesce difficile trovare un titolo per raccontare la vergognosa storia recente della squadra biancoazzurra, finita nel baratro a quattro giornate dalla fine del campionato.
Finisce un sogno per i tifosi e sarà difficile non pensare alle tante cose brutte che l’Akragas ha dovuto subire, chissà per quale vera ragione.
Di sicuro i responsabili della disfatta, questi “padroni” del nulla, dovranno camminare a testa bassa tra la gente di Agrigento.
Intanto, dovrebbero chiedere pubblicamente scusa ai tifosi e ringraziarli per il perbenismo che li distingue malgrado il continuo travaglio cui sono stati sottoposti tra ansia e apprensione, un tormento che lascia spazio alla rabbia rileggendo i dati: 3 sole vittorie, ben 22 sconfitte, 6 pareggi, 56 reti subite.
Questa, purtroppo, è l’Akragas che il presidente Silvio Alessi consegna alla storia, una squadra ridotta a brandelli.
Agrigento si conferma così una città a perdere.
Dallo sport a tanto altro, si registra la stessa identica precarietà di interventi.
Forse qualcuno, a questo punto, rimpiange il finanziatore Marcello Giavarini perché ora si è capito che anche il prossimo campionato di serie D potrebbe diventare impossibile da raggiungere visto che anche gli iraniani sembrano un salvagente sgonfiato.
In queste condizioni augurare Buona Pasqua sembra anch’esso un sopruso.
Eugenio Cairone
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