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Marina di cala del Sole, Geraci: «Tutto in regola»

11 Marzo 2018
in evidenza, Cronaca
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Porto turistico a Licata, Geraci: «Tutto in regola»A decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio sarà il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato, il prossimo 26 marzo.

 

<< Il decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Agrigento è privo di qualsiasi fondamento giuridico. Contrariamente a quanto asserito dalla Procura di Agrigento nella conferenza stampa dell’8 marzo 2018, si smentisce fermamente la sussistenza di alcun «contesto di opacità e di illeciti amministrativi». Lo dichiara in una nota stampa, Luigi Francesco Geraci, patron di Iniziative immobiliari Spa, la società che ha realizzato ed è proprietaria del porto turistico «Marina di Cala del Sole» di Licata, oggetto di sequestro preventivo da parte della Procura di Agrigento. Geraci aggiunge: «Al contrario, la Società ha operato sempre nel pieno rispetto della legge, realizzando esclusivamente a proprie spese e senza alcun contributo pubblico le opere e le infrastrutture che sono sotto gli occhi di tutti e nella piena fruizione dell’intera collettività. A dimostrazione di quanto affermato, la società Marina di Cala del sole ha promosso nei confronti dell’Amministrazione regionale le dovute azioni legali sia dinanzi alla giustizia amministrativa che dinanzi a quella civile al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento di decadenza della concessione demaniale, nonché per ottenere il corretto conteggio dei canoni concessori.

Inoltre risulta del tutto erronea l’asserzione secondo cui la Società non avrebbe pagato gli oneri di urbanizzazione, se solo si considerano le ingenti opere pubbliche che, lo si ribadisce, sono state realizzate interamente a cura e spese del titolare della concessione, e che devono necessariamente essere scomputate (detratte) nel calcolo di tali somme». Geraci infine affronta la questione della concessione demaniale rilasciata dalla Regione, che per la Procura è scaduta nel 2014. «La concessione demaniale – dice il proprietario di Iniziative Immobiliari Spa – che legittima la Società alla fruizione dell’area su cui sorge il Porto turistico non è decaduta, in quanto il precedente provvedimento di concessione è stato sostituito dal verbale redatto in una Conferenza di servizi, che legittima ed autorizza in pieno sia la titolarità e la piena disponibilità dell’area demaniale, sia l’ampliamento della chiesa e della piscina».

Geraci, attraverso l’assistenza legale dell’avvocato Girolamo Rubino, annuncia la prossima proposizione di richiesta di riesame dinanzi al Tribunale di Agrigento, con cui si dimostrerà l’illegittimità e l’erroneità del provvedimento di sequestro emesso dal Gip di Agrigento, in quanto ha disapplicato – in maniera arbitraria ed in totale assenza dei presupposti – il verbale della Conferenza di servizi del 12 dicembre 2014, con cui la Società era stata espressamente autorizzata alla realizzazione delle opere oggi contestate dalla Procura di Agrigento. «Dimostreremo in giudizio di avere agito nel pieno rispetto delle norme vigenti, e chiederemo il risarcimento dei danni arrecati all’immagine della Società –ha concluso Geraci». Resta comunque il fatto che sia Geraci che l’ingegnere Vincenzo Ortega, capo dipartimento Urbanistica e Lavori pubblici del Comune di Licata sono indagati nell’ambito dell’inchiesta sul mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione del Porto Marina di Cala del Sole per un totale di circa 7 milioni di euro.

A decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio sarà il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato, il prossimo 26 marzo.

E ieri il Comune di Licata ha a annunciato che intende costituirsi parte civile, sin dall’udienza davanti al Gup. Lo ha stabilito il commissario straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara, che dichiara: «La mia presa di posizione è netta e chiara: ho già impartito formale direttiva affinchè il Comune di costituisca parte civile già dall’udienza innanzi al Giudice per le udienze preliminari. Ed analoga disposizione seguirà laddove dovessero seguire altre richieste di rinvio a giudizio. L’Amministrazione, infatti, ha tutto il dovere di tutelare i propri interessi e la propria immagine, affidandosi con totale fiducia al giudice chiamato a dipanare ogni aspetto della vicenda facendo emergere la verità, qualunque essa sia». Il commissario non ha indicato se intende revocare l’incarico di dirigente ad Ortega, indagato in questo procedimento penale.

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