Rinvio a giudizio per un medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento, Paolo Gulotta, 40 anni, in servizio presso la struttura all’epoca dei fatti contestati. Il gup del Tribunale della Città dei Templi, Alfonso Malato, ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica della Città dei Templi che chiedeva il processo per Gulotta che, secondo l’accusa non riconobbe un principio di infarto. Ora, dopo una prima archiviazione il caso approda in un’aula di Tribunale con la prossima udienza fissata per il primo febbraio. La richiesta è relativa a una inchiesta sulla morte di una donna, Maria Taglialavore, avvenuta nel maggio del 2014. Quest’ultima, avendo accusato dei malori già da alcuni giorni, si recò presso il Pronto soccorso a causa di una crisi respiratoria. Dimessa una prima volta dal San Giovanni di Dio, vi tornò alcuni giorni dopo, l’8 maggio, dove secondo la Procura un medico “ometteva di disporre un immediato Ecg ed esami… causando un ingiustificato ritardo nell’esecuzione della conorografia della paziente… contribuendo a cagionare la morte che interveniva alle 3.55 del 9 maggio per infartomiocardico”. Secondo i familiari della defunta, la donna, nonostante sintomi chiari di una sofferenza cardiaca sarebbe stata curata per un disturbo asmatico. Gulotta dovrà rispondere di omicidio colposo. I familiari di Maria Taglialavore si sono costituiti parte civile.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
