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Home » Editoriali » Perchè la marcia resti silenziosa, il sindaco rimarrà a casa

Perchè la marcia resti silenziosa, il sindaco rimarrà a casa

1 Novembre 2017
in Editoriali, evidenza
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Perchè la marcia resti silenziosa, il sindaco rimarrà a casa

La cattedrale nel cuore di ciascuno di noi.

 

Perché il silenzio non diventi un frastuono. Ci saranno i 43 sindaci di tutta l’arcidiocesi ?

La cattedrale non è questione solo della città capoluogo ma dell’intera provincia.

In merito alla marcia silenziosa voluta dall’arcivescovo card. Francesco Montenegro per scuotere le coscienze della comunità diocesana sull’emergenza cattedrale nulla da dire. Dubbi alimenta invece la posizione del sindaco Calogero Firetto, che sui social è accusato di salire sul carro degli accusatori dopo le sue dichiarazioni rilasciate proprio qualche giorno addietro quando, onestamente, ammetteva le responsabilità della politica, della quale egli stesso è espressione.

Ci sembra inopportuna la partecipazione del primo cittadino con tanto di fascia tricolore, alla marcia, perché potrebbe suscitare indignazione e potrebbe prestarsi a dannose strumentalizzazioni.

Lasciamo che questa manifestazione sia di chiesa e del popolo agrigentino. Lasciamo la gente libera di partecipare al di sopra di qualsiasi fazione.

La partecipazione del sindaco può essere facilmente fraintesa. I suoi detrattori direbbero che è un tentativo di passare da accusato ad accusatore.

Di togliersi dalle responsabilità, sia come ex parlamentare di maggioranza che come sindaco della città.

Di utilizzare la marcia per obliare sul piano mediatico le vicende legate al Comune di Porto Empedocle.

Farebbe danno a se stesso ma soprattutto alla cattedrale e alla Chiesa agrigentina che ci stanno molto a cuore. Farebbe danno al cardinale che qualcuno già accusa di faziosità nel lanciargli un’ancora di salvataggio.

Alla cattedrale, perché avrà bisogno di tutte le forze politiche al di là degli schieramenti, specialmente perché siamo alla vigilia dell’importante consultazione di giorno 5 novembre. Siamo convinti che il sindaco non si esporrà a queste critiche perché sarebbe una caduta di stile e non certamente nei suoi intendimenti fare danno a se stesso, alla cattedrale e al cardinale. (DV)

DALLA CITTÀ

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Di Redazione 27 ottobre 2017

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