COMUNICATO STAMPA: Una vicenda alquanto paradossale sta interessando l’arcipelago del “Sistema Rifiuti” che in questo caso ha come teatro il Comune di Licata che produce circa da 500 a 600 tonnellate al giorno di rifiuti e che dovrebbe disporre di almeno 5 compattatori, in atto ridotti solo a n. 2 i quali riescono a smaltirne giornalmente circa 250 tonnellate, lasciando per strada il resto. Se come riportanto notizie frammentarie, proprio stamani gli unici due compattatori del Comune di Licata risulterebbero fermi alla discarica di Siculiana senza autorizzazione a scaricare in tale sito, il fine settimana così continuando vedrà il Comune di Licata sommerso dai rifiuti.
In questa “ assurda tela di Penelope” intessuta oramai da tempo ed ancora irrisolta tra Comune di Licata e Dedalo Ambiente in liquidazione, è rimasto impigliato il DIRITTO AL SALARIO di un ignaro operatore ecologico e padre di famiglia Riccobene Vincenzo, ex dipendente Dedalo in Liquidazione.
Nei mesi di Agosto e Settembre 2017, a prestare i servizi di raccolta e smaltimento al Comune di Licata erano sia la SRR ATO4 AGEST con circa n. 30 lavoratori che la società Dedalo Ambiente con ancora in forza n. 1 lavoratore proprio il sig. Riccobene Vincenzo.
Il Comune di Licata, per i mesi di Agosto e Settembre 2017, ha provveduto a pagare tali servizi solo alla SRR ATO4AGEST che a sua volta ha corrisposto regolarmente i relativi stipendi ai 30 lavoratori in forza, di contro per lo stesso periodo siè rifiutata di pagare le fatture alla Dedalo in Liquidazione, pur avendo fruito dei servizi erogati da detta società per tramite del lavoratore sig. Riccobene Vincenzo.
La Confael in data 03 e 18 ottobre 2017 ha informato la Prefettura, la Procura della Repubblica, la Direzione Territoriale del Lavoro della vicenda del poco chiaro contorno che circonda tale annoso contenzioso nel quale l’unico ostaggio risulta essere proprio il lavoratore Riccobene Vincenzo che, pur avendo prestato la sua opera regolarmente nei mesi di Agosto e Settembre 2017, non ha avuto riconosciuto per gli stessi mesi, a differenza degli altri lavoratori, il diritto al salario a causa del rifiuto da parte del Comune di inviare anche un solo centesimo alla Società Dedalo Ambiente.
E’ assolutamente deplorevole che, qualsiasi sia la ragione ostativa alla risoluzione di tale annoso contenzioso, il Comune di Licata non tenga conto della condizione di già pesante disagio in cui si trovano il lavoratore Sig. Vincenzo Riccobene e la sua famiglia, in evidente ritardo di ben due mesi di salario.
La Confael, ha richiesto richiesto al Comune di Licata nelle persone del Commissario Straordinario On. Maria Grazia Brandara e del Dirigente preposto ing. Vincenzo Ortega di adottare un provvedimento finalizzato al pagamento dell esatto importo degli stipendi da corrispondere al lavoratore Sig. Vincenzo Riccobene per i mesi di Agosto e settembre 2017.
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