Partita vera a Caltanissetta, partita vera a Capo D’Orlando. E’ questo il bilancio delle due gare di preseason tra Fortitudo Agrigento e Orlandina Basket. A Caltanissetta, nella gara che ha segnato l’inizio della prestagione dell’Orladina, Agrigento è stata osso duro, difficile da piegare. Stessa cosa a distanza di 23 giorni quando, al PalaSikeliArchivi con più minuti sulle gambe e una migliore condizione fisica, la Betaland ha deciso di affrontare ancora Agrigento per chiudere la fase delle amichevoli davanti al proprio pubblico. Partita terminata con il punteggio di 87 a 81. Solo sei punti di differenza con Agrigento che nel finale è stata vicina alla grande rimonta, segno che la differenza tra le due formazioni, la prima di Lega A1, la seconda di A2, almeno in questa fase del precampionato, non è poi così netta.
Va detto però che i paladini, privi di Damien Inglis a riposo precauzionale, hanno prodotto una buona pallacanestro offensiva e un’ottima difesa, soprattutto nel secondo e nel terzo periodo di gioco, abbassando in maniera consistente le percentuali di Agrigento e toccando il massimo vantaggio sul +18 (65-47) con un parziale di 22-5 dopo il rientro dagli spogliatoi. Poi la reazione di orgoglio di Agrigento e il tentativo, in parte riuscito, di ridurre il passivo nel finale. “Siamo sicuramente soddisfatti di questa partita – commenta coach Franco Ciani – consapevoli che arriva ad appena dieci giorni dall’inizio del campionato. Abbiamo avuto – aggiunge – una flessione vistosa nel terzo quarto, dalla quale siamo riemersi. Dobbiamo fare delle valutazioni positive. Abbiamo un gruppo che sta ben crescendo”. Se per i messinesi la fase del precampionato finisce qui, per la Moncada continua. Altri due test, prima di passare a fare sul serio, aspettano la squadra della città dei templi. Venerdì è in programma un’amichevole a Ragusa, poi la chiusura dei test precampionato, con la sfida, ancora da confermare, con PallaCanestro Trapani, che salvo clamorosi stravolgimenti di programma, dovrebbe tenersi domenica 24 settembre, palla a due alle 17,30, al PalaMoncada. Franco Ciani quindi, torna da Capo D’Orlando con qualche certezza in più e la consapevolezza che maggiore è il livello degli avversari e, più forte è l’impegno dei suoi ragazzi. C’è da essere soddisfatti anche per le prove dei singoli.
A Capo D’Orlando ben 5 i giocatori in doppia cifra. I due americani Jalen Cannon e Pendarvis Williams mettono a segno rispettivamente 16 e 11 punti, anche Marco Evangelisti tocca quota 16, mentre Lorenzo Ambrosin si ferma a 10. Ma quello che ha sorpreso di più è sicuramente Simone Pepe, che alla fine conterà 23 punti all’attivo . Il pescarese mette piede sull’acceleratore e, proprio lui, nel finale a creerà scompiglio, riuscendo a realizzare 7 punti di fila. La Moncada si porta a – 4, i paladini chiudono tutti gli spazi riuscendo a vincere la partita. Prova di sostanza quella di Simone Pepe, che chiude la partita in doppia cifra. Ma quello che è piaciuto di più della Fortitudo è stato sicuramente l’approccio al match, mentre la Betaland ha difficoltà ad entrare in partita ma è autrice di un terzo quarto da urlo, i ragazzi di coach Di Carlo tirano con il 71% da tre punti e toccano il massimo vantaggio (+17). La Fortitudo non ci sta e prova a rientrare con un sontuoso Pepe, autore di 13 punti nel solo ultimo quarto, ma è del tutto inutile. Niente male per una squadra che punta alla salvezza, come dichiarato da Franco Ciani, nel post presentazione alla Valle dei templi. Interessante invece la valutazione del presidente Salvatore Moncada. Molto prudente anche lui, ha parlato però della voglia di raggiungere ancora una volta la zona play-off. Sarebbe davvero una bella soddisfazione per la Moncada che, puntando su giovani interessanti, come più volte detto, molti dei quali alla prima esperienza in A, farà dell’entusiasmo e la voglia di sorprendere la sua arma vincente. (DV)
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