Il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato le istanze degli avvocati difensori Antonio Bellavia, 44 anni, e Calogero Bellavia, 27 anni, entrambi di Favara, arrestati nel mese di giugno scorso per i reati di detenzione e porto illegale di arma clandestina e munizioni e per il reato di ricettazione dai carabinieri della Tenenza di Favara e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento
Gli stessi, a seguito di un controllo stradale, sono stati trovati in possesso – rispettivamente – di una pistola “Smith e Wesson” calibro 38 special con matricola abrasa e con all’interno del tamburo 5 colpi, e di una pistola “Taurus” modello “Tracker” calibro 357 magnum con all’interno 7 cartucce. Quest’ultimo revolver risulta essere provento di furto. Le armi furono sequestrate.
Calogero Bellavia, figlio di Carmelo Bellavia – ucciso nel gennaio 2015 – fu il giovane pedinato e seguito per arrivare alla cattura del boss Gerlandino Messina il 23 ottobre 2010.
Una delle due armi risulta essere stata rubata a carmelo Nicotra, il 35, anche lui di Favara, ferito nell’agguato di via Torino e sfuggito a una pioggia di proiettili sparigli contro da killers, il 23 maggio scorso, che avevano l’intenzione di ucciderlo. Dunque un vero e proprio intreccio di una matassa che gli investigatori, nel massimo riserbo, stanno cercando di sciogliere.
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