Per gli studenti sarà soltanto una conferma, lo sanno già che la scuola italiana è tra le più stressanti al mondo. Lo studio effettuato dall’Ocse su un campione di migliaia di studenti italiani non può non essere preso in considerazione.
Secondo l’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, le scuole italiane sarebbero classificate come le più stressanti e causerebbero malessere tra gli studenti in una fase, quella dell’adolescenza, molto importante e delicata che comporterebbe ripercussioni in tutta l’esistenza della persona. Lo studio lo dice chiaramente: i giovani italiani sono i meno soddisfatti della loro vita quotidiana, rispetto a quanto accade a quelli degli altri paesi analizzati nel mondo. Il sondaggio, effettuato durante le ore scolastiche, si è concluso con l’assegnazione di un voto sullo stile di vita che su una scala da uno a dieci non è andato, mediamente, oltre il quattro, che sta a significare un vero e proprio malcontento, amplificato dal fatto che la percentuale di coloro che hanno dato un valore per niente soddisfacente si è rivelata davvero alta.
Ma perchè gli adolescenti sarebbero così stressati? Dai risultati della ricerca si evince che 3 ragazzi su quattro vivono le proprie giornate con l’ansia causata dalla paura di prendere un cattivo voto durante un compito in classe o un’interrogazione, nonostante la propria preparazione sia più che soddisfacente e non dovrebbe arrecargli questi stati di stress che non darebbero loro la possibilità di vivere tranquillamente la giornata in considerazione dello studio da svolgere. Se consideriamo dunque che oltre il 70% dei ragazzi in Italia soffre di questi disturbi, lascia interdetti il fatto che nel mondo non si arrivi neanche al 50%, cosa che conferma che in Italia c’è realmente qualcosa che non va.
Ma se da un lato sono state individuate queste importanti negatività, per fortuna l’Ocse con il suo studio ha rivelato anche dei fattori positivi nelle nostre scuole. Uno dei più importanti rappresenta quello dei rapporti personali che conferma l’indole della nostra nazione. Quasi la stragrande maggioranza dei ragazzi che hanno partecipato al sondaggio, hanno dichiarato di non avere nessun problema a stringere amicizia con i compagni di scuola, i quali diventano i primi amici importanti che faranno parte negli anni del proprio ristretto cerchio di vita. Questa cosa, invece, non si riscontra per i ragazzi stranieri i quali affermerebbero di fare molta fatica ad integrarsi ed a farsi accettare dai propri coetanei.
Nelle conclusioni dello studio, si è infine specificato come il benessere dei ragazzi si fondi sul tempo libero a disposizione durante la giornata da dedicare allo svago ed ai propri hobby. Troppo studio, come accade in Italia, dunque, non farebbe altro che abbassare il livello di attenzione dei giovani ed innalzare il livello di stress e conseguentemente creare stati di nervosismo e di ansia che in tenera età non dovrebbero in nessun modo far parte della vita dei nostri figli.
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