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Home » L’angolo di don Diego » Dove vanno politica e democrazia in Italia?

Dove vanno politica e democrazia in Italia?

18 Aprile 2017
in L’angolo di don Diego
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Un interrogativo che è proprio il caso di porsi, a partire dalla democrazia che esprime una valore irrinunciabile. Perché, a mio giudizio,  una sana politica non può che fondarsi sulla democrazia,  che seppur  sistema discutibile e non privo di falle, tuttavia  l’umanità non è stata in grado, sino ad ora  di trovarne – (ed a mio giudizio non lo troverà mai) –  uno migliore .

La democrazia! La cui conquista anche in Italia è frutto di  tanti sacrifici e  tanto sangue.

E diciamo ciò, proprio all’indomani dell’autorevole richiamo del segretario della CEI, mons. Nunzio Galantino. Il quale senza giri di parole ha rilevato che, dopo l’ultimo pronunciamento della Consulta,   al momento in Italia sono in vigore due leggi elettorali, una per la Camera ed una per il Senato,  entrambe frutto dell’intervento della Magistratura. Ciò  significa – ha detto –  che la politica non ha fatto, (non ha saputo o voluto fare !),  il suo dovere.

Un fatto che sicuramente non è normale, che sia la Magistratura a decidere. I politici dovrebbero porsi questo interrogativo, dice sempre mons. Galantino: “Ma ci stiamo rendendo conto che noi siamo pagati per fare le leggi e altra gente le sta facendo al posto nostro?’”.

Intanto leggiamo e sentiamo tante discussioni ! c’è chi parla di un impegno diverso in Italia, per evitare un’ “immigrazione incontrollata”, per l’ “introduzione di norme che tutelino una visione cristiana e sana della vita”, per realizzare  , “una serie di strette a chi vuol fare il furbo ed investire soldi nei paesi poveri per poi sfruttare il commercio”,  per evitare le “speculazioni di un’accoglienza molto interessata”  che consente ad alcuni furbi di arricchirsi a dismisura con i CENTRI di pima Accoglienza, ecc…ecc.

Insomma c’è chi si  auspica  un’ondata di vero e proprio  “trumpismo”!  arrivando ad optare  anche  per “la DITTATURA di una persona , inflessibile, coraggiosa, e interprete delle esigenze e dei diritti degli OPPRESSI”.

E ci viene da commentare, nemmeno per una “dittatura del proletariato”, anche questa storicamente provata con gli effetti che tutti conosciamo bene, anzi, purtroppo, molto bene….viste le condizioni di vita in tutti i paesi d’oltre cortina, dopo la caduta del famoso muro di Berlino !

Tra tutti questi pensieri, il pericolo del populismo, a cui ha anche chiaramente fatto riferimento Mons. Galantino, quando ha ammonito che  “i populisti non si combattono con altri populismi,  populismi fatti da proposte campate in aria ma con politiche attive per i giovani e il Mezzogiorno”,  mostrandosi  sconsolato nell’affermare che l’Italia “non è un paese normale“.

 Come dargli torto, se  la politica abdica dalle sue funzioni per delegarle ad un altro potere statuale come quello giudiziario ?.

I Partiti farebbero bene a non oscurare in problemi delle famiglie e dei poveri, con la polemica , che potrebbe apparire  strumentale,   sulla data delle elezioni, anziché fare uno sforzo serio e concretamente verificabile per essere veramente se stessi di Destra, di  Sinistra,  o di Centro (perché no ? ) …….Ritornare ognuno  ai valori di fondo e metterli in pratica….

Intanto accettare le meritate punizioni e saperle capire (cosa che non avviene nemmeno a Favara o comunque dalle nostre parti ! ).

Il  popolo non crede più ai proclami ed alle parole, vuole  fatti… ed i fatti dicono, come ha ricordato anche lo stesso  mons. Galantino che la povertà in Italia si è allargata oltre ogni previsione,  con diseguaglianze – mi viene di dire. Che nemmeno  durante il feudalesimo erano tali.

Logica la domanda:  E allora ?  Mi pare di capire che la gente democraticamente non ha altra strada che quella del cambiamento dei Partiti e delle persone che li hanno rappresentati e li rappresentano. Partiti che sono quelli che  poi,  al momento delle elezioni, cercano qualche foglia di fico, per illudersi di potere far dimenticare al popolo le  consumate magagne.

Le ultime consultazioni elettorali però hanno dimostrato che  i  cittadini li vedono come  traditori,  associando a loro anche in quelli che, per la prima volta, si affacciano alla politica, dietro però quei simboli e quei politici conosciuti.

Quindi attenzione !  La democrazia vive di ricambio…..tenta di cambiare …..questa esigenza porta ai Movimenti…..Movimenti radicati e/o capaci di radicarsi nel territorio….un comico ha avuto fiuto ….ed ha dato sfogo democratico ….se il suo Movimento fallisce (e pare che ci sia uno sforzo vasto per farlo fallire!)….ipotizzano alcuni sociologi, – mi pare di capire – la democrazia che ha nel suo DNA il ricambio…. farà nascere altri “coraggiosi”…. porterà ad altri Movimenti a meno stelle o a più stelle…. .illusorio pensare, (mi pare di capire da alcuni politologi…tra cui anche qualcuno da tempo dichiaratamente di sinistra !) che i cittadini si debbano sentire costretti a tornare ai Partiti da cui sono stati abbondantemente traditi e dai quali ricevono ancora (incredibilmente) solo parole , parole….promesse …..strategie di distrazione di massa…..tentativi di limitare e/o quanto meno ingabbiare la “sovranità popolare”…….col porcellum …con l’italicum …ieri/oggi….con i capilista bloccati prossimamente…. che non capisco perché la suprema Corte non ha dichiarato incostituzionali, dato che comunque significano di fatto una provocatoria limitazione della scelta popolare…..a vantaggio dei Capi-Partito…che deciderebbero l’entrata in Parlamento addirittura, – si legge- persino del 70%  ! Se così, un vero e proprio paradosso da parte della Consulta,  che pure  aveva bocciato le liste bloccate ed  ora invece pare che abbia addirittura partorito una legge che aumenta a dismisura il numero di deputati scelti dai Capi.

Diego Acquisto

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