E’ stato un gruppo di fisici e di informatici catanesi, a decifrare il mistero della “Lettera del Diavolo”. Una lettera, oggetto di numerosi studi, che secondo la storia è stata scritta da Satana in persona per tentare suor Maria Crocifissa, antenata dello scritto Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E’ scritta in caratteri incomprensibili, e fino ad ora mai decifrata.
Adesso la svolta, utilizzando un programma di decriptazione preso dal «deep web». Tra quelle righe si parla di qualcosa che ha a che fare con la fede: «Forse ormai certo Stige», si legge nella lettera, e Stige è uno dei cinque fiumi degli Inferi secondo la mitologia greca e romana. E poi ancora: «Poiché Dio Cristo Zoroastro seguono le vie antiche e sarte cucite dagli uomini, Ohimé». E infine: «Un Dio che sento liberare i mortali».
«Abbiamo inserito nel programma – spiega Abate a “La Stampa” – l’alfabeto greco, quello latino, quello runico (delle antiche popolazioni germaniche) e quello degli yazidi, il popolo considerato adoratore del diavolo che abitò il Sinjar iracheno prima della comparsa dell’Islam, tutti alfabeti che suor Maria Crocifissa poteva avere visto o conosciuto. L’algoritmo prima individua i caratteri che si ripetono uguali, poi li compara con i segni alfabetici più simili nelle varie lingue».
Ancora il gruppo del Ludum Science Center di Catania ci sta lavorando sopra in cerca di altro.
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