LICATA. I rifiuti restano accatastati nei pressi dei cassonetti e c’è chi continua ad incendiarli. A Licata la situazione dell’emergenza spazzatura sta esasperando i cittadini costretti a convivere con gli odori nauseabondi che provengono dalle cataste di pattume sistemato lungo le strade ma anche a respirare aria malsana dovuta alle esalazioni di diossina che sprigionano i roghi appiccati ai rifiuti.
Uno dei quartieri maggiormente penalizzato è quello del Villaggio dei fiori, dove abita, tra gli altri, anche Gianluca Deoma, un giovane soccorritore del 118 che ha sfogato la sua rabbia sui social.
“Siamo stanchi, non ce la facciamo più, non riusciamo più a sopportare una simile situazione – dice Deoma che abita in via trazzera Piazza Armerina, in fondo al Villaggio dei Fiori. Ormai ogni notte si registrano incendi di spazzatura in questa parte della città dove abitano alcune migliaia di persone. Anche la scorsa notte i vigili del fuoco sono intervenuti nella zona due volte, per spegnere i roghi che qualcuno ha appiccato alle “montagne” di spazzatura non raccolta nella trazzera Piazza Armerina. “Dovete crederci – aggiunge Gianluca Deoma – qui non si vive più. Di giorno non possiamo aprire le finestre per la puzza che arriva dai rifiuti non raccolti e di notte l’aria è inquinata dagli incendi di spazzatura che ormai si verificano senza soluzione di continuità. Dire che ci sentiamo abbandonati non rende abbastanza l’idea della nostra condizione. Ormai siamo stremati, soprattutto perchè ci rendiamo conto che non viene prospettata alcuna soluzione. Mi chiedo e chiedo agli organi competenti se qualcuno si è interrogato in che condizioni igienico – sanitarie stiamo vivendo”.
Nei giorni scorsi, i vigili del fuoco hanno spento incendi di spazzatura anche in pieno giorno. Prima sono intervenuti in via Poliziano, una delle traverse di via Palma, ma la loro opera si è resa necessaria anche in via Silvio Pellico. In un caso i vigili del fuoco hanno evitato il peggio, riuscendo a domare un rogo vicino ad un tubo del gas.