Il viaggio odissea di Silvio Schembri tra le difficoltà dei trasporti siciliani: un appello per un futuro turistico più prospero e per il benessere della regione
In un articolo toccante e diretto, Silvio Schembri, un emigrato agrigentino residente a Roma, racconta la sua esperienza di viaggio verso la sua città natale, Agrigento. Con un invito del presidente della Regione a visitare la magnifica città dei Templi, Silvio decide di fare il viaggio come un turista, ma ben presto si trova ad affrontare una serie di difficoltà che mettono in luce i problemi infrastrutturali e di trasporto del territorio.
Il suo viaggio inizia con un volo in orario, ma i ritardi successivi, tra autobus e strade trafficate, lo portano a impiegare quasi nove ore per arrivare ad Agrigento. Silvio si sofferma sull’assenza di pagamenti elettronici per i trasporti pubblici, i cantieri e i semafori che rallentano il tragitto e il costo dei biglietti. Questa serie di problematiche, che sembrano ormai essere la norma, evidenziano come il sistema di trasporti sia inefficiente e poco attrezzato per sostenere un turismo in crescita.
Silvio sottolinea che questa situazione non solo scoraggia i turisti, ma colpisce anche la vita quotidiana dei siciliani che si trovano costretti a vivere lontano dalle proprie famiglie a causa delle difficoltà di collegamento e spostamento. Il mancato investimento nelle infrastrutture e la mancanza di un aeroporto adeguato hanno un impatto negativo sulla qualità della vita e sull’economia della regione.
Con un’eloquente domanda, Silvio si chiede quanto tempo ci vorrà ancora affinché la politica affronti seriamente il problema e lavori per migliorare le condizioni di trasporto e collegamento in Sicilia. Mentre Agrigento si prepara a essere capitale italiana della cultura nel 2025, diventa urgente affrontare queste criticità e investire per un futuro turistico più prospero.
L’ex Iena Silvio condivide una nota personale: il giorno del suo viaggio coincide con l’ottantanovesimo compleanno di sua nonna Dina, ma a causa delle difficoltà di spostamento, si ritrova a perderne il pranzo in famiglia, una situazione che rafforza la sua richiesta di cambiamento e di attenzione al benessere dei cittadini e del territorio.
L’articolo di Silvio Schembri è un grido di speranza e un appello alla politica affinché prenda sul serio i bisogni di trasporto e collegamento della regione, favorendo così un futuro più luminoso per Agrigento e i suoi abitanti.
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