Dopo due anni di pandemia, Agrigento e la Valle dei Templi, si preparano per ripartire, approfittando del lungo ponte pasquale. Tra il Giovedì Santo e il lunedì di Pasquetta, il sistema ricettivo agrigentino dovrebbe registrare, almeno stando alle prenotazioni finora arrivate, un importante numero di pernottamenti. Saranno essenzialmente presenti turisti italiani ma è previsto anche un buon recupero della domanda estera, principalmente europea. C’è un gran bisogno nell’agrigentino, di far ripartire la macchina del turismo e di essere pronti alla ripresa dei grandi flussi. Nella città dei templi e lungo la costa, dopo il periodo invernale, hanno riaperto quasi tutti gli alberghi stagionali. Che vi siano grandi aspettative, lo conferma Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo, la cui famiglia gestisce anche un hotel sulla costa: “Il Ponte di Pasqua – dice Messina – segna l’inizio della ripresa, con delle presenze significative di italiani ma anche di turisti stranieri anche se limitati al turismo europeo. Ancora manca, purtroppo, il flusso del turismo extraeuropeo, ma questo di Pasqua è da considerare un buon inizio. Questo ottimismo – continua Messina – speriamo si trasformi in una realtà consolidata con la stagione estiva, per poter nuovamente parlare di un inizio di ripresa che, tra uno “stop and go”, siamo stati costretti a spostare sempre più in avanti. Quello che noi ci aspettiamo – prosegue – dopo una crisi durata venticinque mesi tra pandemia ed eventi bellici russo-ucraini, è una ripresa che, pur lenta, e certamente anche lunga, possa segnare il punto di un inizio. Importanti quindi, per la nostra economia, le presenze del “ponte” di Pasqua. Una speranza e un grande ottimismo che, chiaramente, non possono però cancellare le perdite e i costi che la filiera del turismo ha affrontato in questi due anni di crisi”.
Tutto incentrato sull’ottimismo anche Roberto Principato, direttore del “Villa Athena” l’hotel che rappresenta un po’ “il termometro” per quanto riguarda l’arrivo nella Valle, del turismo internazionale.
“Confermo che i mercati si stanno risvegliando – afferma Principato. – Abbiamo in previsione arrivi per un ponte di Pasqua con numeri importanti e registriamo anche un’ottima previsione stagionale. Stiamo lavorando con i mercati americani che si stanno svegliando e questa, per noi, è una gran bella notizia perché abbiamo un’alta percentuale di prenotazioni di statunitensi. Poi stiamo registrando un timido mercato australiano ed una importante fetta del mercato europeo. Siamo comunque sempre “sul filo” perché con i fatti che stanno succedendo, c’è sempre il rischio delle cancellazioni. Le previsioni comunque sono abbastanza rosee. La gente sembra che abbia nuovamente voglia di mettersi in viaggio per lascarsi alle spalle tutto quello che è successo in questi ultimi anni“.
Più cauto invece Fabrizio La Gaipa, albergatore e amministratore della DMO Distretto Turistico Valle dei Templi: “Il mese di aprile, che tradizionalmente segna la ripartenza della stagione turistica – spiega – quest’anno esordisce all’insegna dell’incertezza. Agrigento, come le altre destinazioni dell’Isola e, in senso più ampio, dell’intero Paese, patisce il clima di instabilità internazionale che si è ereditato dalla pandemia e che prosegue con la guerra in Ucraina. La maggior parte delle prenotazioni proviene dalla stessa Sicilia. Soggiorni di breve durata, principalmente in coincidenza dei ponti festivi. La propensione alla spesa degli ospiti rimane tutto sommato modesta. In definitiva, si tratta di una partenza claudicante, ma essere ottimisti è indispensabile e doveroso. Ovviamente la maggior parte delle speranze rimangono riposte nel periodo estivo. La nostra destinazione – dice Fabrizio La Gaipa – gode ormai di buona notorietà, è sempre più di frequente viene preferita dai turisti italiani in cerca di spiagge incontaminate, borghi tranquilli e parchi archeologici affascinanti. In questo senso, il nostro territorio ha un’offerta di primissimo livello è mai come oggi comincia ad aggregarsi in un prodotto turistico maturo. Sono convinto – conclude – che avremo un anno in crescita rispetto a quello precedente, ma per la vera ripartenza purtroppo dovremo aspettare ancora un po’ ”.
LORENZO ROSSO